Cresce l'interesse per la lingua italiana negli Stati Uniti. È questo l'aspetto principale emerso dalla prima riunione semestrale 2022 dell'Osservatorio nazionale della lingua italiana che è l'organo di indirizzo e orientamento per la promozione della lingua e della cultura italiana negli Stati Uniti. L'incontro si è tenuto all'Ambasciata d'Italia a Washington D.C. e ha visto la partecipazione di una sessantina di membri dell'Osservatorio tra cui Silvana Mangione, vicesegretaria generale CGIE, alcuni docenti dell'Università di Perugia, rappresentanti di Eduitalia, responsabili rete consolare italiana negli USA, poi consoli, dirigenti scolastici, direttori di istituti di cultura e i presidenti di 14 enti gestori sul territorio. E indicativi sono stati i numeri riportati: per quello che riguarda l'anno scolastico 2020/21 l'incremento del numero di studenti di italiano rispetto all'anno precedente è stato del 14,6% (si è passati da 186.894 a 214.175). E per il quinto anno di fila gli Stati Uniti si sono rivelati il quarto Paese al mondo per numero di studenti della nostra lingua. Altro dato, che rappresenta una conferma, riguarda gli studenti americani all'estero: l'Italia è la seconda destinazione dopo il regno Unito, ma con una differenza minima: 39.043 rispetto a a 39.358). Durante la riunione l'Osservatorio ha sottolineato anche come si dovrà agire al fine di promuovere ulteriormente la lingua e la cultura italiana all'estero e in particolare negli Stati Uniti. I punti base sono rappresentati dalla formazione dei docenti alla adozione di metodologie didattiche che possano integrare anche l'insegnamento a distanza. Inoltre si è puntato molto sugli atenei statunitensi: dal sostegno a quelle università dove già sono presenti 'major' e 'minor' di italiano fino ad arrivare ad un altro punto che è fondamentale nella promozione dell'italiano, inteso nel senso più ampio, vale a dire l'aggiornamento delle collaborazione tra le università a stelle e strisce e le aziende italiane.