di Franco Esposito
La storia infinita. Comunque le giri le vicende italiane, un posto in prima fila il Montepaschi Siena riesce sempre a ricavarlo. Questa volta entra di prepotenza nella cronaca della Procura di Milano. Gli effetti? L'ennesimo terremoto al Palazzo di Giustizia. Pensionato da novembre, capo della Procura di Milano dal 2015 al 2021, Francesco Greco è indagato “per abuso d'ufficio nell'ambiyo della vicenda Mps”. Appunto la storia infinita, attraversata tra l'altro da un momento mai chiarito, dai contorni tuttora oscuri: la morte di David Rossi, resdonsabile della comunicazione di Mps. Omicidio e suicidio?
Il nuovo sisma minaccia di sconvolgere la Procura di Milano, già attezionata dal caso Piero Amara e Loggia massonica Ungheria. Il procutatore in pensione Francesco Greco e i pm Giordano Baggio e Maurizio Clerici sono indagati a Brescia in relazione alla gestione delle indagini sulla banca Monte dei Paschi di Siena. Sotto inchiesta è finito anche, per falsa perizia, l'ex assessore al bilancio della giunta del sindaco Sala, Roberto Tasca. Per lui l'accusa è di aver depositato “una consulenza tecnica il 2 novembre 2018 alla procura generale sui bilanci dell'era di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, nei loro ruoli rispettivi di presidente e amministratore delegato della banca sense, tra il 2013 e il 2016”.
Nel 2018 Profumo e Viola sono andati a processo accusati di “aggiotaggio e falso in bilancio”. I pm di Milano, nel 2020, chiedono l'assoluzione degli imputati, ma Profumo e Viola vengono condannati a sei anni. A marzo di quest'anno, pochi giorni fa, Greco e i tre pm vengono indagati a Brescia in seguito alla denuncia di Giuseppe Bivona e su segnalazione della procura generale.
Incassata l'archiviazione per la loggia Ungheria, Greco e Tasca ritrovano i loro nomi in una proroga delle indagini notificate pochi giornin fa. Secondo le ipotesi formulate dal procuratore Francesco Prete e dal pm Erica Battaglia, i due magistrati “avrebbero omesso di rispondere a tutte le richieste di chiarimento avanzare dall procura generale di Milano, avvisata a sua volta delle indagini su Mps, in quanto persona giuridica”.
La legge sulla responsabilità degli enti prevede infatti che l'eventuale archiviazione delle indagini venga decisa dal pm che procede, con decreto motivato, dandone comunicazione alla procura generale. Davanti a quel decreto, la procura ha deciso ulteriori accertamenti. “Una consulenza affidata al professore Tasca”. L'esito, stando a quanto emerso, sarebbe stato “non conforme”. E smentita poi da una successiva consulenza firmata da GianGaetano Bellavia, collega di Tasca.
I pm bresciani sostengono che ci sarebbe la richiesta di assoluzione di Profumo e Viola avanzata dalla procura di Milano, nel processo delle operazioni Alexandra e Satorini. I due imputati hanno poi subito una condanna in proo grado a sei anni e al pagmento di una nulta di due milioni e mezzo di euro ciascuno “per agiottaggio e false comunicazioni sociali”.
Il processo ora è in appello: La sostituta Gemma Gualdi ha intanto già chiesto la conferma delle condanne, con qualche aggiustamento, Ma semplicemente perchè è subentrata la prescrizione di alcune accuse. Bivona l'unico denunciate dei magistrati milanesi? Pare proprio di no. Il forte impulso alle indagini lo ha dato una segnalazione del sostituto procuratore generale di Milano, Gemma Gualdi, Avrebbe chiesto, per mesi, spiegazioni e informazioni alla procura. La risposta? Nessuna, a tutt'oggi.
Le ipotesi accusatorie a carico dell'ex grande capo Francesco Greco sono sostenute dalla richiesta di archiviazione avanzata dagli stessi pm per il terzo filone di indagine sulla banca senese. Quello relativo alla contabilizzazione dei crediti deteriorati. La richiesta di archiviazione poi respinta da gip Guido Salvini, Il quale aveva ottenuto una nuova perizia, che ha ribaltato la precedente. La storia maleodorante dei derivati fasulli, morti e sepolti.
Francesco Greco, settantatre anni, è difeso dall'avvocato Massimo Dinoia. “Una strana incolpazione, questa. Rappresenta anche una estemporanea interpretazione della norma costituzionale. C'è una ipotesi di una asserita astratta responsabilità per pensiero altrui”.
In ragione del quale i sostituti di Francesco Greco avrebbero “pensato quando hanno avanzato richiesta di assoluzione e di archiviazione”. Secondo il legale dell'ex capo della Procura di Milano, in pensione da novembre, “il codice penale proclama l'assoluta indipendenza dei sostituti nei confronti della gerarchia”.
I pm Civardi, Clerici e Baggio hanno deciso di rinunciare alle indagini, dopo essere stati querelati a Brescia da Giuseppe Bivona, fondatore di Bluebell Partners e puntuale puntigioso accusatore di Mps. L'indagine tuttora in corso è condotta dai pm Giovanna Cavalieri e Roberto Fontana. Che in questa girandola di pm hanno iscritto nel registo degli indagati sette nomi. E stanno effettuando, in concreto, verifiche sulla coincidenza o eventuale scostamento tra le valutazioni fatte dalla Banca Centrale Europea “sulla scorta delle ispezioni del 2014 e 2016 e il risultato dell'applicazione dei principi contabili”.
Occultamento, raggiri, derivati putrefatti, operazioni sbagliate magari ad arte, bilanci falsi: nella vicenda della banca di Siena, la più antica d'Italia, ci sta molto di tutto.