Gente d'Italia

Un quarto dell’export del vino italiano va a finire nei bicchieri degli Stati Uniti

(foto: depositphotos)

Nel 2021 gli USA hanno assorbito il 24,2% del totale delle esportazioni superando quota 1,72 miliardi di euro. Un grande successo ribadito dalle comparazioni con i due anni precedenti: +18,4% rispetto al 2020 e +12% sul 2019. Complessivamente il Nord America ha chiuso la scorsa annata con 2,23 miliardi di euro e una crescita del 16,7%
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di ROBERTO ZANNI
'In vino veritas'. È sempre così e anche stavolta 'nel vino è la verità', raccontata dai numeri, ma la sostanza non muta. Gli Stati Uniti amano il vino italiano, al punto che il mercato USA, da solo, accoglie un quarto di tutto l'export tricolore. Lo ha raccontato l'analisi pubblicata da Fondazione Qualivita sui dati Istat. Nato a Siena nel 2000, il progetto Qualivita ha l'obiettivo di valorizzare e tutelare le produzioni agroalimentari europee di qualità con attività finalizzate alla realizzazione di sistemi di conoscenza per il riconoscimento delle produzioni DOP IPG, diventando così punto di riferimento per i consumatori e i consorzi di tutela, organismi di controllo ed enti pubblici. Ed è così anche questa volta, in particolare puntando l'attenzione su un settore nevralgico della nostra economia, l'export, e su un  prodotto speciale, per l'Italia, come è il vino. Così osservando il 2021, ecco che gli Stati Uniti brillano al primo posto. È il Paese che più vino italiano, in valore, ha importato: 1,72 miliardi di euro con una quota del 24,2%, come dire praticamente un quarto del totale dell'export italiano in tutto il mondo. Ma gli USA raggiungendo questo numero hanno anche segnato un +18,4% rispetto all'anno scorso, mentre scalando altri dodici mesi, passando al 2019, l'incremento corre sempre in doppia cifra: +12%. Complessivamente nell'America del Nord il 2021 si è chiuso con 2,23 miliardi di euro e una crescita che ha raggiunto il 16,7%. Ma quanto vino si beve negli States? Una media di oltre 11 litri e mezzo a testa, per un totale di 3,8 miliardi di litri all'anno. Gli stati dove si beve maggiormente? Al comando c'è la California, seguita da Florida e New York. Gli USA poi, assieme a Francia e Italia sono la nazione dove si consuma più vino al mondo, mentre pro capita sono sostituiti dal Portogallo che così si affianca agli italiani e ai francesi. Pochi dettagli per ribadire l'assoluta importanza del mercato a stelle e strisce. E, andando al 2020, Italia, Francia e Nuova Zelanda sono state le tre nazioni sul podio, in quest'ordine. Da sottolineare comunque che da soli italiani e francesi rappresentano più della metà di tutti i vini stranieri entrati negli States: 52% nel 2020, quarto consecutivo anno oltre il 50%, anche se negli anni '60 si era arrivati al 60% del totale. E per rimanere sempre al 2020 il made in Italy in bottiglia per la prima volta dal 2016, si è rivelato il numero 1 nell'import americano. E se sono i rossi i vini italiani più popolari negli USA, i primi tre sono Brunello di Montalcino (33%), Barolo (26%) e Chianti (11%), quali sono invece i più venduti? Beh la grande crescita, il balzo che ha attirato l'attenzione dei grandi media, è stato quello del cosiddetto 'Italian Sparkling Wine', il frizzante che è entrato nel consumo abitudinario degli americani con il Prosecco davanti a tutti. Nel 2019, secondo una ricerca Nielsen, gli spumanti italiani avevano conquistato il 35% del mercato in particolare in California, Florida, New York e Illinois quattro stati che, assieme, bevono il 50% del mercato USA del Prosecco. E anche con la pandemia, il frizzante italiano ha tenuto molto, anzi crescendo nelle quote. Il motivo? Se lo champagne francese viene consumato in particolar modo al ristorante e come prodotto di lusso per le occasioni speciali, il Prosecco, e più in generale i frizzanti italiani, si possono bere tutti i giorni.
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