Le forze russe hanno preso il pieno controllo di tutto il territorio della regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenov.
"Stanotte abbiamo dormito. Ieri abbiamo sentito il rumore delle bombe, anche stamattina, ma stanotte per fortuna, siamo riusciti a riposare" racconta Giovanni Bruno, italiano, marittimo di Pozzallo bloccato dal 24 febbraio assieme a una quarantina di italiani (figli e coniugi compresi) a Kherson.
L'unità di crisi della Farnesina continua a lavorare. "Mi hanno contattato ieri per rassicurarmi sul loro impegno - dice all'AGI - speriamo si possa trovare una soluzione al più presto, per farci andare via da qui". Due giorni chiusi in casa: "Ieri non siamo usciti a cercare cibo e non lo faremo nemmeno oggi. Abbiamo sentito i bombardamenti ed è meglio non uscire, ci sono file lunghissime nei posti dove c'è ancora un po' di cibo, meglio non rischiare".
"Non vediamo nulla attorno a noi - spiega Giovanni Bruno - tranne che palazzi pensiamo che i bombardamenti siano attorno alla città non dentro Kherson, ma non ne abbiamo certezza. La nostra bimba ha 22 mesi, non comprende ancora cosa sta accadendo. Quando di solito rientriamo dalla ricerca di cibo, la portiamo davanti a casa dove c'è un'altalena. Qualche dondolata e poi si torna a casa subito. Anche per lei è difficile. Tutto il giorno, tutti i giorni dentro casa...almeno così si svaga un pochino".
L'ansia continua ad aumentare. "Si pensava che sarebbe stata una cosa veloce... ma questa guerra sta durando da tre settimane e non si capisce ancora quando potrà finire. Inizia a scarseggiare tutto. Siamo molto preoccupati. Mio fratello, mia zia la mia famiglia sono anche loro in contatto con l'Unità di crisi".
La televisione, i telegiornali locali trasmettono on line, riusciamo a seguire qualcosa solo con internet sul computer o con il telefono. Informazioni su bombardamenti e corridoi umanitari. Da Rt ex Russia today, venivano riferite da fonte ministero della Difesa russo le evacuazioni da Kherson di cittadini stranieri: "In totale, i militari russi del distretto militare meridionale hanno trasportato 141 cittadini di Turchia, Ucraina, Kazakistan, Azerbaigian, Libano, Lituania, Vietnam, Grecia, India, Stati Uniti e Russia nella città di Armyansk, in Crimea. L'evacuazione è stata organizzata su richiesta delle rispettive ambasciate e su richiesta di cittadini stranieri".
E questo risulta anche a Giovanni Bruno. "Altri italiani hanno visto alcuni pullman partire e noi abbiamo conoscenza diretta di una famiglia turca che è stata evacuata ed è ad già a Istanbul. Ogni giorno speriamo sia l'ultimo giorno di attesa".