Bambini morti, fosse comuni, edifici sventrati: è il contenuto di un video, di poco più di due minuti, mostrato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Congresso Usa. Un susseguirsi drammatico degli orrori compiuti dalla Russia in Ucraina. "Vi chiedo di guardare quello che le truppe russe hanno fatto al nostro Paese", dice Zelensky, che insiste: "È chiedere troppo una no-fly zone umanitaria? È chiedere troppo di salvare le persone in modo che la Russia possa smettere di mettere sotto terrore le nostre città?".
"Questo è un assassinio", si legge sullo schermo, mentre scorrono le immagini delle città ucraina, da Kiev a Mariupol, prima e dopo l'attacco di Mosca. Piazza piene di gente e di sole solo qualche settimana fa ora abitate soltanto da cumulo di macerie e morti sull'asfalto insaguinato. Il messaggio è chiaro: quello che è successo all'Ucraina potrebbe succedere a qualsiasi altro Paese occidentale. E ancora, famiglie in fuga con nenonati nei passeggini, anziani feriti sorretti dai militari ucraini, edifici che esplodono, un bambino che piange solo in mezzo ad una strada distrutta scorrono davanti agli occhi dei deputati americani.
Alla fine lo schermo nero e la scritta, in inglese, 'Chiudete il cielo sopra l'Ucraina'. Un video toccante, sulle note di un pezzo di musica classica drammatica. I deputati hanno accolto le immagini con una standing ovation, la seconda dopo quella in onore di Zelensky all'inizio del suo intervento, e molta commozione. "Onore all'Ucraina", ripete più volte la speaker della Camera, Nancy Pelosi, invitando tutto il congresso a gridarlo con lei. Tra loro anche l'ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova, visibilmente provata dal video e dalle parole del presidente.