Sarà, quella di oggi, una giornata importante per quel che riguarda il prossimo futuro dell’Italia dal punto di vista dell’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia. Già, perché è fissato un Consiglio dei ministri che definirà un cronoprogramma basato sulle esigenze scientifiche per l’uscita dallo stato d’emergenza che, ha detto Roberto Speranza, non verrà rinnovato.
Secondo il ministro della Salute il miglioramento dei numeri è dovuto al green pass che è stato fondamentale nella lotta al Covid: “Abbiamo numeri eclatanti se si pensa che il 91,31% delle persone sopra i 12 anni hanno ricevuto almeno la prima dose, e qualche giorno fa Anthony Fauci ha richiamato nuovamente il successo dell'iniziativa italiana. siamo riusciti ad attraversare l’autunno e l’inverno senza chiusure, questa è la verità al di fuori di ogni propaganda, mentre in altre nazioni, come Francia, Germania e Olanda ci sono state forme di lockdown”.
Intanto le regioni, tramite il presidente Massimiliano Fedriga, hanno chiesto la fine di tutte le restrizioni entro Pasqua, sempre senza abbassare la guardia. “Dobbiamo procedere verso la normalizzazione – ha detto Fedriga – e per questo motivo abbiamo sottoposto al governo un piano d’azione in vista del prossimo provvedimento che dovrà regolamentare la transizione dopo la cessazione dello stato di emergenza da Covid-19”.
"La stratificazione di provvedimenti relativi alle misure di contrasto all'emergenza Covid- 19 ha dato vita ad una serie di norme di difficile lettura e talvolta anche contraddittorie. Ora - ha spiegato Fedriga - è necessario un processo di semplificazione dei provvedimenti che faciliti l'attuazione delle misure procedendo verso un percorso del superamento delle stesse”.
Per la Conferenza delle Regioni sono "molti i temi che vanno affrontati: dai DPI (mascherine) all'uso della certificazione verde, dalla sorveglianza scolastica al contact tracing, fino alla revisione degli indicatori di monitoraggio".