Finalmente qualche cosa si muove nella politica siciliana. Dall’inedia che fino ad ora ha segnato una politica di abbandono che per tanti anni ha ignorato i siciliani emigrati, finalmente una nuova voce si aggiunge agli sforzi da anni fatti dal Coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione (CARSE). Finalmente una nuova voce si unisce a quelle già da tempo conosciute, che poco hanno scosso i passati governi regionali, fermi nel loro silenzio in materia di emigrazione.
Il nuovo segnale o messaggio come chiamar si voglia, arriva da Forza Italia, che da qualche mese ha messo su il dipartimento dell’emigrazione, affidandolo alla direzione della Dottoressa Elena Pralia.
Forza Italia annuncia una iniziativa per il 31 marzo prossimo, allargata ai capi gruppo dei partiti presenti all’ARS. Lodevole iniziativa che, per quanto ci riguarda ha un paio di limiti:
- Rivolgere la propria attenzione alle “Associazioni strutturate dei Siciliani all’estero”, ignorando la presenza delle associazioni che da oltre mezzo secolo si occupano di emigrazione, che hanno saputo creare una vasta rete di associazioni sparse per il mondo e che da diversi anni si sono riunite nel Coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione (CARSE), la consideriamo una grave disattenzione soprattutto per il ruolo attivo, propositivo, da pungolo per la politica regionale che il CARSE ha continuato ad avere promuovendo e sollecitando una maggiore attenzione ai siciliani nel mondo partendo dalla riforma della attuale legge 55/80 , presentata e ferma in V Commissione anche in questa ultima versione nella quale è stata presentata.
- Con la scelta di coinvolgere solo le “Associazioni strutturate dei Siciliani all’estero”, sembra volere, del tutto involontariamente pensiamo, marcare un dualismo tra l’associazionismo operante in Sicilia e quello siciliano operante all’estero, che già, sempre a nostro avviso, tanti ritardi ha prodotto ad un nuovo approccio alla politica in direzione degli emigrati.
Eppure, dopo il lungo silenzio che si è abbattuto su una politica in favore degli emigrati, sarebbe necessario rispondere con il massimo di unità dell’intero movimento.
IL CARSE, convinto della necessità di unità, da tempo ha superato steccati ideologici. Ne è testimone la propria composizione. Ciò detto, siamo disponibili, qualora lo si voglia, ad ogni confronto che possa favorire e condurre all’unità del movimento associativo e ad un ritorno ad una politica che tenga conto della vasta comunità siciliana residente all’estero e della risorsa che essa rappresenta che tanta utile può tornare alla ripresa economica dell’intera Isola.
Salvatore Augello
Presidente CARSE