DI ALESSANDRO CAMILLI
C’è un bel po’ di gente dai mille mestieri (politici, giornalisti, intrattenitori televisivi, commercianti, sindacalisti, studenti, avvocati, autisti. ristoratori, operai, insegnanti…) che in questi giorni si ingegna e si impegna a illustrare quanto sono guerrafondai e insomma cattivi quelli della Nato, cioè fondamentalmente gli americani. Il sottotesto, neanche tanto sotto, è che i russi di Putin sì insomma sbagliano, ma gli americani…
Utilizzando una bussola anti Usa, l’approdo di osservazioni e sentimenti è fissato in due porti. Il primo: non mandiamo armi all’Ucraina. Nella campagna no armi mai si è distinta la maggioranza dell’Anpi, associazione Partigiani d’Italia. Al riguardo Sergio Cofferati ha detto quel che c’era da dire: che razza di sinistra è quella che non sta con gli aggrediti? Come possono difendersi senza armi? L’equidistanza è giustificata con argomenti assurdi. Come avrebbe fatto la Resistenza a combattere nazisti e fascisti senza armi?
Quelle armi che venivano fornite dagli Alleati, paracadutate dai loro aerei. La tesi per cui sparare all’invasore aumenta il bagno di sangue è la stessa con cui i fascisti (anche nel dopoguerra) invitavano a non attaccare i nazisti. Cofferati si domanda che sinistra sia, la questione è più ampia ed è quella per quali vie l’esigenza e il valore di una politica estera pacifica si siano via via trasformati in difesa corporativa del proprio esclusivo stato di pace. Infinite sono le vie del populismo, ce n’è fitto reticolo da anni a sinistra. Il secondo approdo della navigazione con bussola anti Usa è: non un euro per armarci.
Marinai e capitani e passeggeri delle navi su queste rotte dopo approdi ed ormeggi scendono a terra. In porti, case, palazzi, città che, metaforicamente e non, pretendono siano difesi e sicuri. Da chi difesi, da chi resi sicuri? Dai soldati e dai soldi degli altri, in primo luogo dai soldati e dai soldi americani. Non proprio una schiena drittissima quella di chi (e sono tantissimi) vuole essere difeso da soldati e soldi altrui e non metterci un euro o un uomo dei suoi. C’è sempre nella storia l’armiamoci e partite!
Qui subisce l’evoluzione/involuzione dell’armatevi e partite a difenderci. Furbetti del riarmo potrebbe essere la definizione se non fossero cose serie e tragiche che mal tollerano ironie seppur amare. Ma qui siamo a qualcosa di ancora di più: soldi e soldati degli altri li vogliamo e ce li devono mandare, non non è che n on ci mettiamo nulla di nostro, ci mettiamo lo schifare i soldi e i soldati altrui mentre li prendiamo. Stare protetti da missili e minacce perché dentro la Nato, nella Nato non metterci un euro in più e andarsene in giro a dire che la Nato fa schifo e più schifo di ogni cosa ci fa quell’anti missile o quel caccia che proteggono casa nostra, andarsene a dire che ci fanno orrore soldati e divise e armi e cannoni e aerei esigendo che soldati, divise, armi e cannoni e aerei altrui ci difendano. L’immoralità, civile e non solo, elevata al cubo.