Dopo la guerra del gas, con il Cremlino che ha chiesto il pagamento in rubli (e non in dollari o euro) per il saldo delle relative forniture ai paesi “sanzionisti”, Mosca sta preparando una nuova misura per punire i cosiddetti “Stati ostili”, questa volta in materia di visti che, una volta in vigore, limiteranno l'ingresso nel Paese ai cittadini provenienti, appunto, da quelle nazioni.
Ad annunciarlo, ieri, è stato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, nel corso di un incontro con i parlamentari della commissione per la cooperazione internazionale del partito di governo “Russia Unita”.
“Un decreto presidenziale è in via di definizione in questo senso”, ha spiegato l’esponente del Cremlino. Una volta adottata, la misura introdurrà una serie di restrizioni per l'entrata sul territorio russo. Nella lista dei Paesi ritenuti "ostili" e dunque oggetto di quel potenziale decreto, figurano, con gli Usa e tutti i paesi Ue, anche Regno Unito, Giappone, Canada e Australia.