Nel secondo anno di pandemia ha perso quasi il 70 per cento dei suoi visitatori, eppure è sempre sua maestà il Louvre, con 2,8 milioni di presenze nel 2021 il museo più gettonato del mondo.
Lo stabilisce l'annuale classifica compilata dal Giornale dell'Arte insieme con The art News Newspaper, che per il 2021, complice la pandemia con tutto il corollario di dolorose chiusure, registra il record tutto italiano delle Gallerie degli Uffizi, che per la prima volta superano il Colosseo, da sempre il monumento più gettonato del Belpaese, e si piazzano addirittura in quinta posizione tra i 100 musei più visitati al mondo, prima di istituzioni come la National Gallery of Art di Washington o dell'Ermitage di San Pietroburgo, davanti persino ai Musei Vaticani, scivolati quest'anno in decima posizione, una più in giù dell'Anfiteatro Flavio.
C'è da dire che proprio il diverso approccio alla pandemia ha portato per esempio per la prima volta ai vertici della classifica mondiale una serie di musei russi (che al contrario di quelli europei, americani e asiatici, sono stati chiusi solo per pochi giorni) tanto che sul secondo gradino del podio mondiale c'è il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo (che per il lockdown, segnala il Giornale dell'Arte, ha chiuso solo per 10 giorni contro i 116 del Louvre) e sul terzo il Multimedia Art Musem di Mosca.
Mentre sono scomparsi i musei cinesi, di solito ai vertici della classifica, che in molti casi quest'anno hanno deciso di non comunicare proprio i loro dati. La tradizionale classifica annuale insomma appare quest'anno profondamente rivoluzionata dalla particolarissima situazione generale e dalla battuta d'arresto del turismo internazionale, che la guerra in Ucraina, arrivata subito dopo l'emergenza sanitaria, non ha certo aiutato a superare. Quello di cui però bisogna sicuramente tenere conto è che un po' di ripresa si comincia a vedere, nel conto dei biglietti staccati e pure nelle casse, anche se i record di qualche anno fa, come gli oltre 10 milioni di visitatori registrati nel 2018 dal Louvre sembrano proprio tanto lontani.
Ma davvero si potrà tornare a quelle folle immense? Un'idea più concreta, fanno notare gli esperti, potremo averla forse con i dati 2022 e soprattutto del 2023. Gli Uffizi intanto si godono il meritato momento di gloria. "Per noi un fatto positivo senza precedenti, ancora di più se si considera che in Italia i musei sono stati sostanzialmente chiusi per 4 mesi da novembre ad aprile 2021", sottolinea all'ANSA il direttore Eike Schmidt. Nel 2021 i visitatori per l'intero sistema delle Gallerie (che include anche Boboli e Palazzo Pitti) sono stati 1.721.637 quasi centomila in più di quelli del Colosseo (1.633.436) che scivola quindi al secondo posto nella classifica dei 40 musei autonomi italiani (ma rimane primo negli incassi) seguito da Pompei con 1.037.766. e poi a molta distanza da un altro museo fiorentino, la Galleria dell'Accademia (446.320) e dalla Reggia di Caserta (346.468). Tra le realtà italiane si fanno notare anche musei che non appartengono allo Stato, come l'Egizio di Torino, che rispetto al 2020 ha aumentato i suoi visitatori del 65,2 % e la Triennale di Milano . "Al Colosseo in particolare è mancato il turismo americano e asiatico", fa notare il direttore generale dei musei di Stato Massimo Osanna, secondo cui bisogna lavorare molto "sulla comunicazione del patrimonio e sul turismo di prossimità". Due cose, appunto, che hanno fatto con successo gli Uffizi, primi della classe in questo momento in Italia anche come presenza sui social, seppure restano fuori dalla classifica dei primi 20 al mondo. Su questo, fa notare ancora Osanna, tutti i musei italiani scontano una partenza decisamente in ritardo rispetto al resto del mondo. Schmidt è fiducioso: "Entreremo anche in quella top, è solo questione di tempo".