Nuovi “giro di vite” nei confronti della Russia: l’Europa decide di mettere in atto il quinto blocco di sanzioni contro Mosca decretando l’embargo sull’import di carbone e lo stop ai porti. In pratica questa volta viene toccata l’energia, un ambito che finora era stato risparmiato dalle misure economiche mirate a fiaccare lo sforzo bellico del Cremlino.
Il quinto set di misure che la Commissione ha proposto agli Stati membri, spiega la presidente Ursula von der Leyen, vieta importazioni di carbone dalla Russia per un importo di quattro miliardi di euro l’anno. Una misura che, viene sottolineato, "taglierà un’altra importante fonte di ricavi per la Russia".
"Le atrocità non possono restare senza risposta" ha aggiunto la presidente del parlamento Ue. Ma non è finita qui. Bruxelles, infatti, ha deciso di decretare anche lo stop alle transazioni per quattro importanti banche russe tra cui Vtb. Inoltre "stiamo lavorando a sanzioni aggiuntive sul petrolio" ha spiegato la rappresentante di Bruxelles.