Quarantunesimo giorno, ieri, dall’inizio della guerra dell'Ucraina. Le atrocità commesse dall'esercito russo a Bucha tengono ancora banco nel dibattito internazionale. “I civili qui sono stati uccisi per divertimento, come in un safari" ha accusato il sindaco della cittadina alle porte di Kiev. Ma casi di uccisioni e torture sarebbero stati denunciati anche a Irpin.
Intanto Mosca garantisce di avere le prove della propria innocenza su quanto accaduto a Bucha. “Quello che è stato raccontato non è quello che è successo e abbiamo prove che lo dimostrano” ha detto l’ambasciatore russo all’ONU, Vassily Nebenzia.
Tutto questo mentre Kiev lancia nuove accuse contro gli invasori, tacciandoli di aver colpito l'ospedale pediatrico a Mykolaiv. Questa almeno è la denuncia dello stato maggiore ucraino nel bollettino di guerra di ieri. Ci sarebbero morti e feriti, bambini compresi. Intanto le sirene d’allarme sono tornate a risuonare in tutta l’Ucraina.