Franco Esposito
Sembrava la scena di un film. La sequenza di una rapina rappresentata sul grande schermo. Invece cos'era? Un tentativo di vera rapina con scasso. Obiettivo dei rapinatori una banca. La sede di Unicredit ad Afragola, quindici minuti di treno da Napoli, elevata appunto ad una certa notorietà dal fatto di essere fermata della Freccia Rossa, da e per Napoli. Un maxi colpo tentato e non portato a termine. Stroncato dall'intervento massiccio delle forze dell'ordine. Due banditi arrestati; gli altri sei sono riusciti a sfuggire alla cattura.
Oggetto dell'audace colpo due casseforti da portare via, non da svuotare e punto. Ma l'azione e la scena da film? Sono reperibili nell'impiego di quattro Tir e di una escavatrice. Un'incredibile messa in scena: strade e incroci bloccati dai pesanti mezzi impiegati dai rapinatori, E messi lì, i quattro Tir, per impedire l'incursione di curiosi e quanti altri avessero avuto l'idea di dare un'occhiata alla scena da film in corso.
L'enorme escavatrice con una benna larga cinque metri ha demolito i muri della banca manco si trattasse di castelli di sabbia. E dopo aver letteralmente sradicato dal pavimento due maxi casseforti, le ha sollevate a mo' di fuscelli per depositarle nell'ampio cassone del camion parcheggiato davanti all'ingresso dell'istituto di credito.
Sarebbe stato chiaramente il colpo della vita per gli otto audaci e spericolati rapinatori. Il colpo preparato con grande cura e attenzione massima dei dettagli. La notte di Afragola abitata dal caos e dai rumori. Alcuni abitanti del posto svegliati di soprassalto e impietriti al cospetto dell'incredibile spettacolo. Ma nessuno ha pensato di telefonate alla polizia o ai carabinieri.
Un colpo grosso mancato. La scena da film e la realtà rappresentata dalla Polizia. Rapina sventata e l'arresto di due componenti della banda, Amedeo Stagliano, 38 anni, e Antonio Marsicano, 47 anni. Due vecchie conoscenze delle forze dell'ordine, con numerosi precedenti specifici. Rocambolesca la fuga degli altri, senza successo l'inseguimento dei carabinieri e dell'auto dei vigilantes. Il gruppo di rapinatori, conosciuto come "la banda della gru", in poco meno di tre anni ha tentato il furto delle casseforti dell'Unicredit di Corso De Nicola. La prima volta nell'ottobre del 2019. Allora il colpo fallì perchè la gru alla quale era stata agganciata una delle casseforti si spaccò in due parti. I banditi, per quel colpo, utilizzarono cinque vecchi autobus. I mezzi impiegati per bloccare le strade e i due incroci nei pressi della sede di Unicredit.
Stavolta quattro tir, il maxi escavatore, un furgone e una Fiat 500 L. La zona è isolata dai rapinatori. I mezzi pesanti messi di traverso sulle quattro arterie che portano alla banca, Gli otto banditi tutti vestiti di nero, con tanti di passamontagna, guanti e radio ricetrasmittenti. Il silenzio della notte lacerato dalla messa in moto dell'escavatrice. E qui sorge spontanea una domanda: possibile che nessun residente della zona abbia avvertito il rumore del pesante mezzo, piazzato all'ingresso della banca e nessuno si sia sentito in obbligo di avvertire in forma anonima polizia o carabinieri? Un giallo vero, questo, non un film.
La segnalazione di quanto stava accadendo è opera esclusiva del sistema di allarme della filiale Unicredit. Le luci rosse si sono accese, hanno lampeggiato i monitor dell'Union Security.
La segnalazione di intrusione segnalata a polizia e carabinieri. In Corso De Nicola si è portata una volante del commissariato di Afragola diretto dal vice questore Gianvito Zazo. Si sono messi all'opera anche i carabinieri diretti dal maresciallo Raimondo Semprevivo e i vigilantes della Union Security. L'impiego di sirene e lampeggianti ha mandato gambe all'aria lo spettacolare audace piano dei rapinatori.
I banditi però i rumori di sirene e lampeggianti non li hanno avvertiti, a causa del forte rumore dell'escavatrice impegnata a posizionare nel cassone una cassaforte su uno dei due Tir. Constatata poi la presenza delle forze dell'ordine, i rapinatori hanno realizzato di essere circondati. Il tesoro mollato all'istante e il tentativo di fuga a piedi. Due sono stati raggiunti dalla volante nei pressi di via Sanfelice. I carabinieri hanno recuperato il furgone abbandonato dai malviventi.
L'accusa per i due arrestati in flagranza di teatro è di "furto aggravato". Denunciati in stato di libertà "per ricettazione" sono in arresto presso il carcere di Poggioreale in attesa dell'udienza di convalida. I veicoli utilizzati sono risultati rubati ad Aversa, poche ore prima del colpo grosso mancato. Restano le scene da film.