di Lucio Fero
E' l'Armata russa, non quella rossa. Da quando l'armata russa ha invaso marciando verso Occidente l'Associazione nazionale partigiani italiani non riesce a non sentire sentimento sotto (neanche tanto) pelle come fosse l'armata rossa. Lo scadere di qualità e spessore della vita pubblica ovunque, quindi anche in quell'angolo di società detto Anpi. Scarsa qualità e spessore nella "risorsa umana" in Parlamento, nei sindacati, in Confindustria, in quasi tutte le associazioni di categoria, nelle cattedre universitarie e non, nei network della comunicazione...perché non anche nell'Anpi?
Ma non pensate a vecchietti o grandi vecchi con riflessi allentati e soggetti all'equivoco uditivo tra una vocale e l'altro, equivoco senilmente accarezzato dalla nostalgia per il tempo che fu. Tutt'altro: con il residuo rispetto va detto che nell'Anpi oggi di partigiani della Resistenza ovviamente non ce n'è più. Per ovvie ragioni anagrafiche. E anche per il percorso attraverso cui la partecipazione, la composizione e la dirigenza dell'Anpi: una presenza sovra dimensionata se non una esclusiva della sinistra ex comunista.
Intronati dalla selezione pluri decennale di personale politico uso all'abuso solo di slogan, competente solo in luoghi comuni. L'imperialismo guerrafondaio...Nato braccio armato dell'imperialismo Usa...Il fuori l'Italia dalla Nato e la Nato dall'Italia sempre vivo ma declinato oggi come "Costituzione ripudia la guerra"...L'auto assegnazione del diritto di investire della patente autentica e unica di "antifascista", fino...Fino al passaggio di campo. Chiamiamola, per carità e rispetto dei Partigiani che non ci sono più, eterogenesi dei fini.
Contro la Resistenza - L'Anpi ha fatto sapere che dare armi a chi resiste in Ucraina è pericoloso se non sbagliato, benzina sul fuoco. L'Anpi diffida, ha paura della Resistenza ucraina. L'Anpi ha chiesto Commissione imparziale di indagine su Bucha, non si fida non solo di Kiev ma neanche dei giornalisti, delle immagini, dei satelliti, delle testimonianze, l'Anpi ha fatto sapere che non si fida proprio tanto dell'Occidente. Putin ha dato soddisfazione all'Anpi: ha riferito che la Commissione su Bucha istituita in Bielorussia ha verificato la montatura occidentale. Perché no dell'Anpi alla Resistenza ucraina? Perché no dell'Anpi ad ogni sostegno a Kiev? Perché sarebbe resistere e combattere l'Armata russa. All'Anpi non ce la fanno a immaginare e pensare che non sia l'Armata rossa contro i nazisti. Il loro cuore batte con Mosca e non con l'Occidente. Chiunque sia al Cremlino l'Armata russa è sempre un po' rossa, anche se stavolta e ormai da almeno tre decenni è rossa solo di sangue.
La bugia sulla Costituzione - L'hanno stampata quelli dell'Anpi anche sul manifesto per il prossimo 25 aprile. Ed è una bugia di grande successo, soprattutto perché è una verità amputata. "L'Italia ripudia la guerra" è scritto nella Costituzione. Che prosegue: "come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" e conclude con il "dovere" costituzionale della difesa ovviamente armata. Ma son decenni che il pacifismo senza se e senza ma ha ancorato se stesso a questo ripudio della guerra senza se e senza ma che peraltro in Costituzione non c'è.
Anpi, Cgil e molteplici associazioni e personalità pacifiste e di sinistra stanno zelantemente allestendo un 25 aprile e un Primo di maggio di pace e pacifista. Se la Nato non si fosse allargata ad Est...Putin ha invaso ma è stato costretto...Se invece di inviare armi all'Ucraina si usasse l'arma della diplomazia...Ma guardate che gli Usa hanno interesse alla guerra...Se Biden non attizzasse il fuoco...Se Draghi la smettesse di mettersi l'elmetto...Ma i popoli sono contro la guerra...Tutti i se e i ma possibili e immaginabili per non stare con il popolo invaso e bombardato, per non stare alla condizione minima dell'unica pace possibile e cioè sconfiggere chi muove guerra, per non stare dalla parte dell'Occidente e delle democrazie liberali che è "pensiero unico e neoliberalista". E senza provare neanche un leggero rossore di vergogna nel sentirsi, se non neutrali, comunque non schierati e non ingaggiati contro l'Armata rossa, pardon russa.