di ROBERTO ZANNI
Brasile, stato di San Paolo, oltre 700.000 abitanti ecco São José dos Campos, metropoli che, come tante città brasiliane, ha uno stretto legame con l'Italia. La conferma, l'ennesima si può dire, è arrivata nei giorni scorsi con il 'Festival Vinhos de Bicicleta - Edição Italia', un evento che ha radunato enofili provenienti da diverse parti dello stato sudamericano, ma soprattutto un lungo elenco di etichette prestigiose e rinomate per rappresentare il meglio del 'made in Italy' in bottiglia. A curare l'evento Paolo Pichilli, nato in Italia, brasiliano d'adozione che da una decade utilizza la propria esperienza, cultura, conoscenza per portare in particolare a São José dos Campos il meglio dei vini italiani. Così Paolo accompagna le etichette migliori con le storie dell'antichità che fanno del vino italiano una specie di enciclopedia mondiale.
"Vicino alle coste della Sicilia - ama raccontare - sono stati ritrovati i resti di una nave greca risalenti a più di tremila anni fa che trasportava il vino siciliano in altri Paesi". Ecco dalla storia, quella antica, all'attualità che ha portato nella città brasiliana oltre 40 esempi di vino italiano in rappresentanza di 8 regioni. A curare la selezione dei vini il sommelier Rodrigo Franz che cura anche corsi di 'Vinhos de Bicicleta' apprezzatissimi. "Finalmente - ha spiegato - in questo periodo che possiamo definire di post pandemia è stato possibile riprendere l'organizzazione di eventi enologici nel Paese. Fino a due anni fa, quindi nel periodo pre Covid, il pubblico veniva qui per il nostro Festival da diverse parti del Brasile: Rio de Janeiro, Belo Horizonte, San Paolo, e ancora dalle zone rurali. Tanti fan dei prodotti che promuoviamo, e soprattutto una grande comunità che si muove attorno al vino".
E quello italiano, come in tutto il resto del mondo, anche in Brasile è fortemente apprezzato. Così per la nuova edizione del Festival, si sono ritrovati tanti amanti del vino, e di quello italiano in particolare, provenienti da diverse regioni del Brasile. 'Festival Vinhos de Bicicleta - Edição Italia' ha radunato poi tanti sommelier che hanno avuto il compito di spiegare al pubblico tutto su ogni bottiglia per poi condurre, nel migliore dei modi, la degustazione che ovviamente è stato il momento clou dell'evento. Presenti stand per ogni regione rappresentata, dal nord al sud dell'Italia. Una delle cantine più apprezzate è stata Terre di Giafar, azienda di Paceco in provincia di Trapani, con prodotti che vanno dal celeberrimo Nero d'Avola, una delle qualità di vino sicliano più apprezzato al mondo per poi passare all'arcinoto Zibibbo, passando attraverso Merlot e Chardonnay.
In assoluto il mercato del Brasile rappresenta un punto importante per l'export del vino italiano. Nonostante la concorrenza di stati contigui, come Cile e Argentina e quella del Portogallo, primo partner e non solo per la lingua, il Brasile negli ultimi tempi ha accentuato l'importazione di vino italiano al punto di essere ribattezzato la 'nuova terra promessa' per le etichette made in Italy. Nel 2020 infatti si è registrato un incremento del 26,5% in volume e del 13,6% in valore, dati importanti soprattutto perchè riferiti a un anno difficile, sotto tutti i punti di vista. E anche il 2021 ha seguito il trend con l'Italia presente in particolare nel settore delle bollicine, infatti gli spumanti si sono classificati secondi solo dietro alla Spagna, con un incremento in valore del 10,3% a fronte di una leggera diminuzione in volume dello 0,3%.