di Matteo Forciniti
È una tradizione fortemente legata agli emigrati italiani quella della rosca de Pascua, protagonista assoluta dei dolci tipici del periodo pasquale in Uruguay. Così come in Italia esistono tantissimi modi diversi per preparare la classica colomba che varia tra regioni e zone diverse, qui la rosca si è imposta come il più classico dei dolci in questi giorni di festa della settimana Santa e a differenza delle uova di cioccolato mantiene un aspetto ancora più autentico all’interno delle famiglie riunite.
Come la maggior parte delle preparazioni più popolari, gli ingredienti principali per la sua creazione sono pochi e semplici tra cui -al di là dei segreti gelosamente custoditi dagli esperti- abbiamo in genere farina, uova e latte per un impasto che può essere condito con crema pasticcera oppure con frutta secca.
Per valorizzare la grande tradizione artigianale della rosca de Pascua il Centro de Industriales Panaderos del Uruguay (CIPU) ha preparato una mappa con le panetterie in tutto il paese che offrono questa specialità.
“Con la celebrazione pasquale” - ha spiegato il responsabile del Centro Gustavo Mancebo a El País- “la nostra istituzione sta cercando di valorizzare la tradizione, mettendone in risalto la storia e la componente artigianale che la caratterizza. Per questo motivo abbiamo lanciato questo nuovo progetto con una mappa che mostra i diversi panifici e le pasticcerie che quest’anno hanno aderito alla campagna dei dolci pasquali artigianali. Spesso ci sono clienti che chiedono dove poter acquistare il prodotto, in questo modo abbiamo trovato un modo per comunicare con i consumatori che adesso sanno dove poter andare per trovare quello che stanno cercando”.
Sono più di 50 le “panaderias” che si trovano sulla mappa, c’è soprattutto Montevideo con i suoi quartieri ma anche altre parti del paese come Canelones, Cerro Largo e Salto.
Ma da dove trae origine la rosca de Pascua arrivata in Uruguay con gli emigranti nel secolo scorso? Si narra che la preparazione sia nata in Italia intorno all’anno 476 quando un re barbaro invase la città di Pavia. La storia racconta che un fornaio locale preparò un dolce a forma di colomba, simbolo di pace, e lo regalò al re per Pasqua. Il re fu così commosso dal gesto che decise di liberare il popolo della città. Nella sua forma rotonda il dolce era visto anche come simbolo di rinascita ed eternità. Altre teorie ritengono invece che il Pane Pasquale così come è arrivato qui abbia le sue origini invece a Bologna, nato come iniziativa dei fornai bolognesi per completare le tradizionali uova di Pasqua.