“Qualora si verifichi un peggioramento dello scenario economico e le risorse disponibili non fossero sufficienti a garantire misure per la promozione di una crescita economica più elevata e sostenibile, nonché il sostegno di famiglie e imprese, al fine di far fronte al perdurare degli effetti negativi delle misure di contenimento Covid-19, nonché alle conseguenze derivanti dalla crisi ucraina e dalla emergenza energetica, sul quadro macroeconomico del sistema Paese la maggioranza impegna il governo a muoversi per un nuovo scostamento di bilancio”.
Questo in sintesi il sunto che vuole la maggioranza incalzare il governo provando ad alzare al massimo la posta sulle misure da adottare per attutire il più possibile su famiglie e imprese le ricadute del caro energia, del conflitto ucraino e del perdurare della pandemia. E nella prima bozza di risoluzione sul Def preparata alla Camera, destinata però ad essere alleggerita e ritoccata prima del voto nelle Aule di Montecitorio e Palazzo Madama in programma oggi anche per giungere una non facile mediazione, le forze politiche tornano a invitare Palazzo Chigi a valutare uno scostamento di bilancio per avere più risorse in deficit per il sostegno di famiglie e imprese, insistere in Ue per la creazione di un Recovery energia, ulteriori azioni contro il ‘caro energia e per la trasparenza del mercato, procedere con il piano di diversificazione delle fonti per liberarsi del gas russo senza abbandonare la transizione energetica e gli obiettivi del Green Deal.
Il documento si compone complessivamente di 25 punti anche se ci sarebbero ancora distanze tra i partiti. Oggi entrambi i rami del Parlamento, dovranno esprimersi in Aula. Sul delicato tema del fisco, di così grande valenza politica, si auspica uno “spirito di piena collaborazione”, e si chiede di “tener adeguatamente conto delle risultanze dell'indagine conoscitiva svolta presso le Commissioni riunite Finanze di Senato e Camera, e della necessità di una riforma volta alla semplificazione del sistema e alla riduzione complessiva della pressione fiscale”.