"Puntiamo a un cessate il fuoco il prima possibile e alla fine delle ostilità in Ucraina". Lo ha detto, ieri, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres nell'incontro avuto a Mosca con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Per l’esponente delle Nazioni Unite servirebbe un “gruppo di contatto” per l’apertura di “corridoi umanitari”, soprattutto dalla città assediata di Mariupol.
“Li apriamo ogni giorno, ma Kiev li ignora” gli ha risposto Lavrov ribadendo di essere disponibile alla ripresa delle trattative con Zelensky. “Siamo per la diplomazia, ma la parte ucraina non è interessata” e poi “se continua l'invio di armi è difficile negoziare” ha osservato ancora.
Nel corso della sua missione nella capitale russa Guterres ha anche espresso pieno sostegno per “gli sforzi diplomatici prodotti dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan” il quale, anche ieri, ha parlato al telefono con il collega russo Vladimir Putin nel tentativo di ravvivare il negoziato proposto dalla Turchia e arenatosi dopo la divulgazione delle immagini dei massacri compiuti in Ucraina dall'esercito russo.