Secondo lo studio del Fondo monetario internazionale (Fmi) dal titolo ‘L'America Latina affronta rischi insolitamente elevati’ la guerra in Ucraina sta sconvolgendo l'economia globale e aumentando l'incertezza sulle prospettive per il Sud America e i Caraibi. L'impatto si fa sentire in America Latina attraverso l'aumento dell'inflazione che colpisce i redditi reali. I responsabili politici stanno reagendo a questa sfida inasprendo la politica monetaria e attuando misure per attenuare il colpo ai più vulnerabili e contenere i rischi di disordini sociali.
Ma ci sono altri rischi incombenti. Una possibile escalation della guerra potrebbe alla fine portare a difficoltà finanziarie globali e condizioni finanziarie più restrittive per la regione. Costi di finanziamento nazionali e globali più elevati possono accelerare i deflussi di capitali e rappresentano una sfida per la regione, date le grandi esigenze di finanziamento pubblico ed esterno in alcuni paesi e le risorse limitate per finanziare gli investimenti nella regione.
Qualsiasi maggiore decelerazione della crescita in Cina, a causa della pandemia o di altri motivi, potrebbe anche avere un impatto sui principali prezzi all'esportazione e sul commercio nella regione. Tutti questi rischi offuscano le prospettive di crescita per l'America Latina e richiedono un'azione politica. Anche prima della guerra, la ripresa della regione era indebolita a causa della pandemia da Coronavirus.
Dopo un forte rimbalzo dello scorso anno, la crescita sta tornando al tasso tendenziale pre-pandemia mentre le politiche cambiano, rallentando al 2,5% per il 2022. Esportazioni e investimenti stanno riprendendo il loro ruolo di principali motori di crescita, ma le banche centrali hanno dovuto inasprire la politica monetaria per combattere l'aumento dell'inflazione.
Si prevede che l'espansione del Brasile rallenterà allo 0,8% quest'anno dopo la crescita del 4,6% dell'anno scorso. Il Messico decelererà al 2%. La Colombia probabilmente registrerà una decelerazione inferiore con una crescita del 5,8%. La crescita in Cile e Perù sarà rispettivamente dell'1,5% e del 3%, indicando riduzioni molto significative rispetto ai tassi a due cifre dell'anno precedente.
Anche la povertà e la disuguaglianza rimangono preoccupazioni fondamentali, dato che l'aumento dell'inflazione ha un impatto diseguale sulla popolazione. I gruppi più vulnerabili della regione sono duramente colpiti dall'aumento dei prezzi di base dei prodotti alimentari e dell'energia, mentre continuano a lottare per riprendersi dall'impatto economico della pandemia.
In effetti, dall'inizio della guerra, diversi Paesi della regione hanno agito per contenere gli effetti dell'aumento dei prezzi sui gruppi vulnerabili, che vanno dalle riduzioni delle tasse e delle tariffe di importazione ai massimali sui prezzi o ai trasferimenti sociali.