Il Dragon Freedom di Space X è stato lanciato. E Samantha Cristoforetti, insieme a tutto l'equipaggio, è partita dalla storica rampa di lancio 39A. Dopo molti rinvii a causa del maltempo ha avuto ufficialmente inizio la missione Crew-4 che condurrà gli astronauti verso la Stazione spaziale internazionale. Il lancio, come previsto, è avvenuto alle 9.52 ora italiana, dal Kennedy Space Center, in Florida. Anche il secondo stadio del lanciatore si è staccato, e il Dragon è ormai in orbita. L'aggancio all'Iss è previsto per le 2.15 di stanotte, 17 ore dopo il liftoff.
La navetta è partita spinta da un razzo Falcon 9 della Space X che la porterà in orbita per il suo battesimo, oltreché per l'importante missione spaziale Minerva. Si tratta del primo volo in assoluto del Dragon Freedom, la capsula di Space X il cui nome è un tributo alla storica Freedom che portò Alan Sheppard fuori dall'atmosfera terrestre, il primo statunitense andato nello spazio al tempo delle storiche Guerre stellari, nel 1961. Ma anche un tributo alla resistenza ucraina che in questo momento combatte per la propria libertà. E storica è la rampa da cui è avvenuto il lancio: la 39A del Kennedy Space Center a Cape Canaveral (Florida), la stessa da cui sono partite tutte le missioni Apollo.
Ad assistere al lancio il Dg dell'Esa, Josef Aschbacher, ed il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia. A bordo del Dragon Freedom, invece, ci sono il comandante Kjell Lindgren, il pilota Robert Hines e la specialista di missione Jessica Watkins, tutti astronauti della Nasa. Insieme agli americani anche l'italiana Samantha Cristoforetti (Esa) che porta in orbita la missione scientifica Minerva e che, una volta a bordo, assumerà il ruolo di comandante del segmento orbitale americano Usos. Saccoccia l'ha definita "il simbolo dell'eccelenza italiana", dichiarando che "l'esplorazione dello spazio, sia umana che robotica, rappresenta da sempre una delle punte di diamante del ruolo dell'Italia nelle attività spaziali internazionali".
Come di consueto, prima di salire a bordo della capsula Crew Dragon Freedom, i membri dell'equipaggio hanno lasciato la propria firma sul muro, accingendosi a lasciare invece il segno nella storia della scienza.
Il nuovo equipaggio allestirà e monitorerà centinaia di esperimenti in assenza di gravità, compresi esperimenti sulle piante e un progetto per sviluppare una retina umana artificiale. L'astronauta italiana, ad esempio, indosserà le magliette Smart-Tex, dotate di sensori per monitorare l'attività cardiovascolare e trasmettere i dati in modalità wireless. Questo tipo di tecnologia potrebbe essere utilizzata in futuro sulla Terra per il monitoraggio remoto dei pazienti cardiopatici. Sono previste un paio di passeggiate spaziali per istallare il braccio robotico europeo (Era) e preparare la stazione per l'arrivo di nuovi pannelli solari.
I quattro astronauti della Crew-4 si uniranno a un altro equipaggio lassù che si sta avvicinando al ritorno sulla Terra dopo una missione di cinque mesi, e la cui data di ritorno sarà presto nota. A bordo dell'Iss sono presenti anche tre astronauti russi. Secondo il Trattato sullo Spazio, gli astronauti sono "ambasciatori" dell'umanità.