di Carlo Renda
La Russia schiera delfini addestrati in servizio militare attivo a protezione della sua base navale di Sebastopoli, sul Mar Nero. A fornire le prove sono alcune immagini satellitari diffuse dall'Istituto navale degli Stati Uniti (USNI), secondo cui la Marina russa ha posizionato due recinti per delfini all’ingresso del porto a febbraio, proprio in preparazione dell’invasione dell’Ucraina.
Sebastopoli è una città a maggioranza russofona a sud-ovest della penisola della Crimea, un territorio conteso internazionalmente, riconosciuto come parte dell’Ucraina (che la considera una città a statuto speciale) ma di fatto città federale della Russia. È soprattutto la base navale più importante della Flotta del Mar Nero, un avamposto fondamentale che i russi proteggono con tutti i mezzi a disposizione. Compresi i delfini, che vengono addestrati per ispezionare i fondali marini - esistono strumenti che convertono il rilevamento di oggetti da parte del sonar naturale dei delfini in un segnale su un monitor - uccidere sommozzatori nemici, attaccare ordigni agli scafi delle navi nemiche.
Non è una novità l’addestramento militare dei mammiferi marini. La Marina dell’Urss introdusse diversi programmi già durante la Guerra Fredda e il centro era situato a Kazachya Bukhta, proprio dove si trova oggi, nei pressi di Sebastopoli. Dopo l’implosione sovietica, l’unità passò in mano all’Ucraina sebbene in disarmo. Con l’annessione della Crimea da parte della Russia, nel 2014, il ritorno sotto il controllo di Mosca, che ha rilanciato l’attività con investimenti non solo nel Mar Nero (delfini), ma anche nell’Artico (balene Beluga). Nel 2018 i satelliti avevano mostrato l’utilizzo di mammiferi marini anche davanti alla base russa di Tartus, sulle coste siriane.
Non solo la Russia utilizza i delfini per missioni militari. Anche gli Stati Uniti hanno un programma di addestramento con sede in California per localizzare mine e altri oggetti pericolosi sui fondali nonché per individuare persone non autorizzate ritenute un pericolo per le navi Usa. Delfini e leoni marini (dotati di straordinarie capacità di visione subacquea) sono stati utilizzati nella guerra in Vietnam e nelle due guerre del Golfo; a inizio 2022 Hamas ha lanciato il sospetto che anche Israele utilizzi i delfini per scopi militari, mentre ancora meno si conosce di quello che verrebbe sviluppato in Corea del Nord.
È anche accaduto che alcuni delfini si assentassero “senza licenza”. Poche settimane dopo sono tornati indietro. Un ex ufficiale sovietico che presiedeva a questo settore, Yuri Plyachenko, la racconta così: “Bisogna considerarlo quando si ha a che fare con questi animali. Se un delfino maschio avvista una femmina durante la stagione degli amori, parte all'inseguimento, poi tempo una settimana, torna a casa". Ma questo può accadere anche nelle migliori caserme.