Mino Raiola è morto a 54 anni. A dare la notizia è stata la famiglia del più famoso procuratore del mondo del calcio, con un comunicato pubblicato sul profilo Twitter dell'agente: "Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Mino ha lottato fino all'ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto". Per poi aggiungere: "Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno. Ci mancherà per sempre e il suo progetto di rendere il calcio un posto migliore per i calciatori sarà portato avanti con la stessa passione".
"Ringrazieremo di cuore - si legge ancora - coloro che gli sono stati vicini e chiediamo a tutti di rispettare la privacy di familiari e amici in questo momento di grande dolore".
Raiola era stato operato a gennaio, le sue condizioni era già gravi. Era malato da tempo.
Raiola era nato a Nocera Inferiore, cresciuto in Olanda, aveva iniziato a lavorare da ragazzino nella pizzeria dei genitori. Era tra gli agenti più ricchi. Curava gli interessi di giocatori del calibro di Ibrahimovic, Pogba, Verratti e Donnarumma: le trattative con le società erano estenuanti. Non si alzava e non si concludevano fino a quando non era riuscito a strappare il miglior contratto a vari zeri per i suoi assistiti.
Giovedì si era sparsa la notizia della sua morte, ma era stata smentita da ospedale e famiglia.