Neonazisti! E' l'accusa che Mosca rivolge a chi nel mondo si oppone all'annessione dell'Ucraina alla Russia. Neonazisti (di nascita?) oltre agli ucraini quindi gli Usa, la Gb, la Ue, l'Occidente...A dare soddisfazione al nazismo quello vero c'erano quelli che dicevano a Churchill e Roosevelt di fermarsi. Oggi ci sono quelli che lo dicono a Biden.
di Lucio Fero
Neonazisti dice la propaganda russa e neonazisti ripetono tutti i pro Putin di ogni paese. I neonazisti chi sono? Gli ucraini tutti. Perché? Perché volere un’Ucraina non a sovranità limitata e controllata dalla Russia è nazismo. Cos’altro se no? Infatti i bollettini di guerra russi chiamano gli ucraini “nazionalisti”, negando anche così una identità nazionale ucraina (l’ha detto Putin che “Ucraina non esiste”). Nazionalisti è termine spregiativo, equivale nella lingua di Putin a neonazisti. Contemporaneamente Mosca esalta e omaggia il nazionalismo russo. Ciò che è contro il nazionalismo russo e lo “spazio slavo” i cui confini sono da ripristinare con “operazioni militari speciali” è neonazismo. Questa l’equazione di Mosca, quindi in prospettiva, ma neanche tanto alla larga, neonazisti di fatto se non di natura gli Usa, la Nato, l’Occidente, insomma chi arma la resistenza ucraina.
La stizza del non vincere facile
Questo allargare la categoria del neonazismo a chiunque aiuti l’Ucraina è da parte russa in certa misura stizzosa. Denota ed esalta lo stupore-rancore per non aver vinto facile. La propaganda, ma anche la psiche collettiva della società russa, stanno elaborando una nozione e un sentimento di vittoria scippata. Vittoria che spettava all’Armata russa e che le è stata sottratta dalla perfidia degli occidentali che, non fosse per loro, Kiev si sarebbe già arresa e a Kiev ci sarebbe già governo come Mosca comanda. Putin promana infantile stizza per non aver avuto il piacere-diritto di vincere facile. Colpa di chi, di cosa? Del neonazismo e delle sue molteplici forme secondo Mosca.
Italia, operazioni politiche speciali
Questa del neonazismo il nemico della Russia è arrivata anche in Italia. La senti declinare con crudezza nelle dichiarazioni dei non pochi filo Putin che telefonano alle radio, la leggi sui social. Non pochi i filo Putin, filo Putin più che filo Russia. La Russia in sé non se la filano più di tanto, ma Putin piace perché appare come il bastonatore di ciò che un settore della pubblica opinione letteralmente odia: lo Stato, il Parlamento, la politica, la democrazia liberale, la libertà altrui, le regole minime dell’interesse generale…Putin è ramazza e bastone, quindi a non pochi piace. Se fa il cattivo gli va trovata una ragione, un’esimente. Eccola: il neonazismo. Ed ecco l’operazione politica speciale nel dibattito pubblico italiano: Putin avrà sì cominciato, ma a volere davvero la guerra lunga, a volere che la guerra continui non è Putin che in fondo se gli dai un terzo dell’Ucraina tutto suo e gli altri due terzi disarmati si accontenta, a voler la guerra sono i guerrafondai americani, britannici e gli sciocchi e servili che vanno loro dietro.
Questa operazione politica speciale è condotta con fermezza da Giuseppe Conte. Nello Stato Maggiore dell’Operazione un posto di rilievo è occupato da Maurizio Landini. Reparti scelti dell’Operazione politica speciale figure di spicco e di successo del populismo, mediatico e politico, di sinistra. Non i comunisti afflitti oggi da allucinazione storica, quelli che scambiano l’Armata russa con quella rossa e ricoprono la figura comico tragica dell’iper anziano che equivoca perché bene non sente e neanche vede. No, non i comunisti che al massimo sono fureria dell’Operazione politica speciale. Ma i populisti di sinistra, quelli sì che sono i parà dell’Operazione.
I Biden fermati!
E cosa dicono, implorano, esigono i populisti di sinistra? Che Biden la smetta, che si fermi, che non faccia più nulla per sostenere la guerra degli ucraini, che prenda atto, che la prima e più importante è il cessate il fuoco, che una pace val bene una resa. Era il 1939 e ancora il 1940 e in Gran Bretagna c’erano eccome i fermiamoci, diamo a Hitler quel che si è preso, trattiamo prima del peggio, ci conviene, ci risparmia. Erano quelli del Churchill fermati! I Sudeti, l’Austria, la Cecoslovacchia tutta e ora la Polonia, diamoli, Hitler se li prenda, l’alternativa è la guerra, peggio una guerra che possiamo perdere, non vedi quanto Hitler è forte, Churchill smettila di fomentare la guerra. Era il 1940 e ancora il 1941 e negli Usa c’erano eccome i Roosevelt fermati! Mai coinvolgere gli Usa in un’altra guerra in Europa, con il Terzio Reich si tratta, si patteggia, gli si concede, ci conviene. Roosevelt smettila di tirare gli Usa in guerra per i capelli e per chi, poi, per gli europei? Prima gli americani! Ecco, quelli del Biden fermati di oggi sono gli stessi, identici per cultura e valori, a quelli che allora intimavano, pregavano, consigliavano, esigevano che Churchill e Roosevelt si fermassero nell’opporsi ad Hitler.
Dicono per la pace e contro i bellicisti
Dicono di farlo per la pace e che chi così non fa è guerrafondaio. Davvero? La viltà è la loro miglior virtù. La paura, il terrore di una guerra nucleare è umanissimo e razionalissimo pensiero. Occorre essere fieri di aver paura. Però il panico non fa sopravvivere e soprattutto la nobile paura non deve trasformarsi in abdicazione, rinuncia, collaborazione con chi minaccia e fa la guerra, guerra d’invasione. Quelli di Biden fermati oggi e Churchill e Roosevelt fermatevi allora mescolano e mescolavano in dosi ineguali paura e viltà. In più quelli di oggi, soprattutto e specialmente in Italia, lo fanno per vanagloria. Vanagloria di se stessi. Difendono, invaghiti di se stessi, i successi e i fasti del populismo di sinistra, i suoi massimi fasti e successi mediatici. Viltà, vanagloria e infine ignoranza. Ignoranza sostanziale della Storia, soprattutto l’Ignoranza maiuscola del mai sapere discutere se stessi, quel che si è stati. Ignoranza stolida, non scalfibile, ignoranza non di rado da ottusità da successo e carriera.
Neonazisti? Magari ci sarete voi che…
Voi che legittimate, vi inchinate al concetto di “spazio vitale” di una nazione, spazio da prendersi con le armi disegnando i confini con le Operazioni militari speciali. Voi che tributate rispetto alla religione della terra e del sangue che definisce chi è l’etnia e/o la nazione dominante. Voi che scambiate volentieri e con solerzia la libertà altrui con la vostra pace. Voi che vedete lo spazio vitale che marcia sui cingoli e promana dalle rampe dei missili, voi che ascoltate della missione della terra e del sangue, voi dovreste sapere cosa è tutto questo, voi dovreste distinguerne i segni inequivocabili. Se non lo fate, se non vedete nella Russia di Putin i tratti della dittatura macina libertà e fabbrica guerra, allora neonazisti magari ci sarete voi. Voi che volete si fermi Biden, la Nato, la Gb, l’Occidente. Voi che volete fermare la mano dell’Occidente, delle democrazie liberali, proprio come quelli che volevano si fermassero Churchill e Roosevelt.
L’ultima di Orsini: Hitler non voleva la guerra
Nulla da sorridere, neanche da saltar sulla sedia. Alessandro Orsini ha spiegato nell’ultima lezione in tv che Hitler quando invase la Polonia non è che volesse la guerra mondiale, voleva solo la Polonia. Neanche si aspettava Hitler che Francia e Gran Bretagna scendessero in guerra. Non vi è chi non vede la lampante analogia: Putin vuole solo l’Ucraina, non si aspettava gli Occidentali la facessero tanto lunga, Putin non vuole la guerra. Spiega ancora Orsini: Francia e Gran Bretagna entrarono in guerra per un soffocante trattato di alleanza con la Polonia e tra loro, avessero lasciato perdere…Non vi è chi non veda l’impressionante analogia con il trattato Nato, meglio lasciar perdere alleanze…Orsini ripropone per l’Italia l’asse strategico dello “io speriamo che me la squaglio”. Tornando però alla lucida lettura storica di Orsini (Hitler non voleva la guerra, voleva soltanto la Polonia, bastava dargliela…) va aggiunta altra rivelazione di altrettanto spessore: Hitler la guerra non voleva neanche perderla, bastava dargliela vinta…