Mario Draghi parla per la prima volta da premier alla plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo: "Sono davvero felice di essere qui, nella culla della democrazia europea", dice all'inizio del suo discorso, dopo un doveroso omaggio al compianto David Sassoli.
"Dobbiamo sostenere il governo e il popolo ucraino, come il chiede il presidente Zelensky. In una guerra di aggressione non può esistere alcuna equivalenza tra chi invade e chi resiste. Questo conflitto pone l'Unione Europea davanti a una delle più gravi crisi della sua storia. Una crisi che è insieme umanitaria, securitaria, energetica, economica e che avviene mentre i nostri Paesi sono ancora alle prese con le conseguenze della maggiore emergenza sanitaria degli ultimi cento anni", attacca Draghi.
Da parte del premier anche delle critiche. Alle istituzioni dell'Unione Europea, considerate "inadeguate", e alle norme internazionali: "C'è bisogno di una revisione dei trattati". Contrarietà, inoltre, nei confronti del superbonus al 110% per le ristrutturazioni degli edifici: da quando ci sono, ha fatto notare Draghi, sono aumentate le frodi e i costi sono triplicati. Infine, il gas: "Bisogna darsi da fare per essere indipendenti dal gas russo".