Ore cruciali, a Mariupol, per i difensori asserragliati nell'acciaieria dell'Azovstal presa ripetutamente d'assalto dai russi. Nell'impianto "è un inferno di bombardamenti e morte costante nelle vicinanze” ha detto ieri il presidente ucraino Zelensky. Da lì, intanto, è partita una nuova evacuazione: già 500 i civili messi in salvo dalla città portuale del mar Nero.
Intanto secondo quanto scritto dal deputato Honcharenko su Telegram, citato anche dai media ucraini, la fregata russa "Admiral Makarov" sarebbe stata colpita al largo di Odessa da un missile "Neptune", lo stesso usato per affondare la “Moskva”, ed attualmente sarebbe in fiamme.
Ancora nessuna conferma dai russi. I quali però hanno precisato che non ci sarà alcuna parata della vittoria a Mariupol il 9 maggio, ricorrenza della vittoria sovietica sui nazisti.