di Mattteo Forciniti
È stato firmato a Montevideo un importante accordo di cooperazione tra l’Università di Genova (UniGe) e il Ministero dell’Industria dell’Uruguay. Si tratta di un memorandum d’intesa che stabilisce un accordo di cooperazione in materia di efficienza energetica, energie rinnovabili e mobilità elettrica sostenibile attraverso lo scambio di conoscenze ed esperienze.
L’intesa è stata firmata dal Fideicomiso de Ahorro y Eficiencia Energética (FUDAEE, che fa parte del Ministerio de Industria, Energía y Minería) e l’università ligure. Alla cerimonia hanno partecipato il ministro Omar Paganini, il sottosegretario Walter Verri e il direttore nazionale di Energia Fitzgerald Cantero. Per la parte italiana erano presenti il rettore Federico Delfino e l’ambasciatore d’Italia in Uruguay Giovanni Iannuzzi.
“Per il nostro ministero” -ha affermato Omar Paganini- “è molto importante, nella seconda trasformazione energetica, poter avanzare su temi che hanno a che fare con l’uso efficiente dell’energia e la mobilità sostenibile”. Ed è proprio per questo motivo che “si è cercata la cooperazione con un’organizzazione di eccellenza come l’UniGe che si distingue per il suo lavoro su questi temi” ha spiegato il ministro.
In base a quanto hanno anticipato i firmatari, questo accordo sarà sviluppato insieme all’Universidad Tecnológica del Uruguay (UTEC) e prevederà “progetti pilota di mobilità elettrica e micromobilità nell’ottica del concetto di città intelligenti”.
“L’obiettivo” -ha aggiunto Paganini- “è approfondire una linea di lavoro che consenta l’apporto di know-how, la formazione delle persone, sia docenti che studenti, e l’applicazione di progetti che consentano di conoscere queste nuove tecnologie ed estenderle anche ad alcune città dell’interno dove, in particolare, mobilità elettrica, smart city ed efficienza energetica possono essere esempi concreti che potranno poi diffondersi in tutto il paese”.
Il rettore dell’università genovese Federico Delfino ha ricordato che tale accordo è nato da una visita delle autorità ministeriali uruguaiane al campus universitario che poi, lo scorso anno, è stato approfondito con un workshop congiunto. “Questi sono problemi che sono al centro della transizione ecologica che il nostro pianeta dovrà vivere nei prossimi anni. Questa intesa rappresenta anche un’opportunità interessante per il mondo universitario” ha osservato Delfino elogiando poi il processo di transizione energetica dell’Uruguay che lo ha portato ad avere una matrice elettrica fortemente rinnovabile.
La prima attività organizzata nell’ambito di questo accordo si è svolta a Fray Bentos (dipartimento di Rio Negro) nella giornata di mercoledì per discutere dei nuovi modi di gestione delle città intelligenti: lo scenario dell’incontro è stato il Barrio Anglo, la zona dove sorgeva il Frigorífico Anglo, in passato una prestigiosa fabbrica di carne le cui rovine sono state dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2015. Da qui potrebbe partire il primo progetto pilota in Uruguay per farlo diventare “un modello per tutta l’America Latina nella mobilità sostenibile, nelle energie rinnovabili e nel recupero del patrimonio”.