Dopo gli arrivi, inizia la ripartenza per l’Ucraina di tante persone che si sono rifugiate in Italia. Sembra quindi che la guerra inizii a non far più paura agli ucraini, ormai sotto il fuoco russo dalla notte del 24 febbraio scorso. In migliaia, in quei giorni, hanno lasciato la loro casa per rifugiarsi in Europa. Ora, dopo appunto mesi di conflitto, sembra che almeno in Italia i profughi ucraini accolti, per l’esattezza 113.239 con riferimento alla data del 12 maggio, per lo più donne, anziani e minori, inizino a voler tornare in patria, soprattutto chi vive a Kiev o nei dintorni, zone abbandonate dall’esercito russo alcune settimane fa. Forte quindi il desiderio di riprendere la propria vita e di aiutare chi è rimasto in questi lunghi mesi in patria.
Dall’altro lato però c’è chi sceglie di restare e di provare a costruire un minimo di speranza di vita in Italia; sono già 30mila i rifugiati ucraini, infatti, che hanno fatto richiesta del contributo di sostentamento, un aiuto economico deciso dal Governo italiano per sostenere chi è arrivato in Italia, i propri figli e i minori che di chi si ha la tutela legale. Il sostegno ammonta a 300 euro mensili per gli adulti e 150 euro per ogni minore di 18 anni al seguito.