Ci sarebbe l’ombra della setta Ramtha dietro il doppio suicidio della coppia di 60enni, marito e moglie, trovati senza vita in un’abitazione di Spinello, una frazione di Santa Sofia (Forlì). A quanto appreso finora dagli investigatori, entrambi sarebbero stati seguaci della Ramtha’s School of Enlightenment, ovvero, una “scuola di illuminismo” che profetizza la rinascita e la levitazione (la capacità di elevarsi col corpo sfidando la gravità).
Il culto di Ramtha, nato nel 1977 negli Stati Uniti per iniziativa di Judith Zebra Knight e arrivato in Italia a fine anni Novanta, si basa sul principio di una “grande conoscenza” si legge sul sito della scuola. Agli studenti viene insegnato “a sfruttare le proprie capacità mentali naturali. Secondo le discipline di Ramtha, abbiamo il controllo diretto su come si svolgono le nostre vite. Utilizzando la tecnica di visualizzazione remota puoi vedere il passato, il presente e il futuro di qualsiasi cosa a qualsiasi distanza e in qualsiasi momento”. La scuola è articolata in corsi e laboratori ciascuno dei quali destinato alla scoperta delle “straordinarie facolà latenti del cervello”: dalla “comunicazione da una mente all’altra” alla sperimentazione dello “stato catatonico di coscienza”. Tra le attività contemplate vi sono anche il tiro con l’arco e il lavoro nei campi.
Ramtha è un guerriero invincibile vissuto 35 mila anni fa, che parla in inglese con accento indiano e invia telepaticamente messaggio a alla Knight, canalizzatrice del suo pensiero. La donna, sulle tv Usa, conduce programmi new age e cerca adepti per la sua Scuola d’Illuminazione Ramtha.
In Italia la setta di Ramtha vanta circa 70 membri. Sono numerosi i discepoli italiani hanno scelto Spinello di Santa Sofia, considerato un posto benedetto, come luogo di residenza costruendo prime o seconde case, anche bunker, in cui trascorrere il fatidico giorno profetizzato dai Maya, ovvero la fine del mondo prevista per il 21 dicembre 2012. Proprio come hanno fatto Paolo Neri e Stefania Platania, i due pensionati ex dipendenti del Senato, che da Roma, si erano trasferiti nella piccola cittadina in provincia di Forlì-Cesena per sopravvivere all’apocalisse.
I cadaveri sono stati trovati nella camera da letto al secondo piano, riversi a terra. La casa al momento non è sotto sequestro. A corroborare questa tesi anche uno scarno biglietto, un post-it lasciato ai figli sul comodino, con un addio al plurale, come se l’intenzione fosse appunto condivisa da entrambi: “Vogliamo trovare altrove la nostra pace e la nostra libertà”. Fatale, per entrambi, sarebbe stato un colpo di pistola in bocca. Accanto ai corpi due pistole, regolarmente detenute.