Si è aperta a Belgrado la XXII Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico che vede tra i suoi promotori l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. Per questa edizione l’Italia propone quattro documentari, messi a disposizione dell’Istituto Italiano di Cultura, grazie alla collaborazione del RAM film festival della Fondazione Museo Civico di Rovereto.
Ad inaugurare la Rassegna è stato il documentario “Langobardi Alboino e Romans” (2021) di Simone Vrech, un innovativo docufilm sul mondo longobardo che, attraverso un equilibrio tra cinema e divulgazione storica ed archeologica, racconta la storia del re Alboino. A seguire è stato proiettato: “Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Scrigno di civiltà” (2021) di Laura Pintus, in cui il direttore Paolo Giulierini mostra alle telecamere del Tg2 i gioielli del più importante museo per l’archeologia classica al mondo, tra cui il celeberrimo mosaico di Alessandro, ritrovato a Pompei nell’800. E ancora: “Etiopia. ‘Lontano’ lungo il fiume” (2021) di Lucio Rosa e “Agalma” (2020) di Doriana Monaco.
Tutti i documentari sono stati presentati in versione originale italiana, con sottotitoli in lingua serba.