Ammontano a milioni di euro i danni provocati all'agricoltura dell'ondata di maltempo che con violente tempeste di grandine ha colpito a macchia di leopardo le regioni del nord Italia dal Piemonte alla Lombardia fino al Veneto distruggendo interi campi coltivati, dal mais all'orzo, dal grano agli ortaggi, dalle ciliegie ai mirtilli fino ai vigneti.
È quanto emerge dal primo bilancio dei danni effettuato dalla Coldiretti con la tempesta che si è abbattuta sulle coltivazioni con chicchi grossi come noci e le strade trasformate in fiumi di ghiaccio. La grandine – sottolinea la Coldiretti – è l’evento più pericoloso nelle campagne in questo periodo dell’anno per i danni irreversibili che in poche decine di minuti provoca nei campi rovinando il lavoro di un intero anno.
Siamo di fronte in Italia – conclude Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi e una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.