Zelensky e sua moglie? Come Ettore e Andromaca, gli eroi omerici dell’Iliade. Il paragone, suggerito da illustri grecisti, ha trovato nello scrittore e poeta ligure Roberto Pazzi il suo più autorevole interprete.
Dalla sua Ferrara (città dove vive ormai da decenni insegnando anche all’Università) il romanziere ammette che la coppia Ucraina l’ha colpita al cuore. E dice: “Quando ho visto apparire in tv Zelensky con la moglie, colti in un momento di tenera confidenza offerta al mondo che li ama – come li amo io insieme a milioni di uomini liberi che non vorrebbero vederli mai cedere al sopruso di un despota – ho potuto appaiare alle due figure solo un’altra coppia”.
Appunto i due personaggi della mitologia greca. Facile che l’accostamento finisca sul New York Times di cui Pazzi è collaboratore. L’immaginazione dei poeti è un’eco vagante. Puoi finire ovunque. La poesia è un abbraccio.
La mitica città, scrive Omero, era assediata da dieci anni. Resisteva come oggi fa Kiev pur non nutrendo grandi speranze di farcela. Ettore va alla guerra e Andromaca, tenendo in braccio il figlio Astianatte, intona parole al marito (“Tu padre mio, tu mia madre, tu fratello / tu florido marito…”). Gli ellenisti (e non solo loro) le considerano “il culmine della poesia d’amore della cultura occidentale. Aggiunge il poeta: “Zelensky in quella immagine della tv difendeva anche per noi con la bella moglie certa, diceva Olena, che neanche la morte le toglierà il marito”.
Il presidente dell’Ucraina e la first lady Olena hanno offerto nei primi tre mesi dell’atroce conflitto un esempio di coerenza e di amore coniugale che ha fatto il giro del mondo. A Cannes addirittura sono state ovazioni. Entusiasta la BBC. Olena non è scappata pur sapendo di essere come il marito di essere nel target russo. Niente da fare. È rimasta in patria “ per dare una mano “. È attiva sui social, incoraggia il suo popolo a resistere, intrattiene una corrispondenza con Jill Biden. Conosce Zelensky da trent’anni. Sempre insieme. Dal liceo ala guerra. Se questo non è amore, cos’è?