Mancano poche settimane alla conclusione dei lavori per la costruzione della nuova cancelleria consolare a Montevideo dopo la chiusura dello sportello informativo. Ad annunciarlo, mercoledì sera, è stato l'ambasciatore d'Italia in Uruguay Giovanni Iannuzzi nel corso del discorso di saluto per la celebrazione ufficiale della Festa della Repubblica che è tornata ad aprire le porte della residenza agli invitati dopo il periodo della pandemia.
Quello sui servizi consolari è stato il passaggio più significativo di un discorso che è partito dall'attualità internazionale per toccare poi altri argomenti strettamente locali: "Dal 2 giugno del 1946, con la decisione popolare della forma repubblicana di governo, l'Italia è diventato uno dei paesi più sviluppati al mondo e lo ha fatto sempre difendendo il principio del rifiuto della guerra come stabilito dalla nostra Costituzione. Ecco perché il nostro governo ha condannato l'invasione russa in Ucraina". "Italia e Uruguay" -ha proseguito- "condividono uno storico legame di sangue che va al di là dei governi. Tuttavia si potrebbe fare qualcosa in più per incrementare la collaborazione economica, un terreno dove c'è ancora molto potenziale da esplorare".
L'ambasciatore ha infine elogiato la recente approvazione del Día del Inmigrante Italiano da parte del Parlamento uruguaiano e "la collaborazione che viene portata avanti con i diversi organi della collettività a cominciare dalle associazioni che difendo le tradizioni e la cultura italiana".