Dai macellai di Bucha e Mariupol alla “fidanzata” di Vladimir Putin: nel sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia adottato, ieri, dall'Unione europea, spiccano misure restrittive per 18 entità e 65 persone.
Tra queste ultime, appunto, figura anche l’ex ginnasta russa (medaglia d’oro ad Atene 2004) Alina Kabaeva, considerata da molti come la compagna del leader del Cremlino. Kabaeva, dal 2007 al 2014, è stata parlamentare alla Duma come esponente di “Russia Unita”, il partito di Putin.
Con lei, sulla lista dei sanzionati, sono finiti anche la moglie e i due figli di Dmitry Peskov, addetto stampa del presidente russo oltre agli ufficiali comandanti dei battaglioni che si sono resi responsabili del massacro di Bucha e dell'assedio disumano di Mariupol in Ucraina.
L’unico ad essersi, per così dire, “salvato” dalla nuova stangata di Bruxelles, è stato il patriarca di Mosca Kirill, per il veto espresso dall’Ungheria. Ancora, tra le altre misure adottate sono l’embargo al petrolio russo via mare (con alcune deroghe temporanee per Bulgaria e Croazia) e l'esclusione dallo Swift di Sberbank.
Bruxelles “sosterrà Kiev per tutto il tempo necessario, li aiuteremo a ricostruire, riformare e modernizzare" ha commentato la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen.