Continua lo sforzo del CARSE per andare al di là di ogni steccato che rappresenta ostacolo per un sano associazionismo, nel tentativo di ravvivare un movimento associativo che soffre per l’ultra ventennale abbandono da parte della politica siciliana.
Dopo l’incontro con le associazioni del Sudafrica, oggi è stata la volta delle associazioni dello stato del Victoria, dove vivono e lavorano numerose comunità siciliane.
La riunione è stata organizzata dal coordinatore del CARSE per lo stato del Victoria Giuseppe Cannata, che ha organizzato l’incontro a casa sua, dove si sono riuniti vari presidenti e/o rappresentanti dei circoli, che in quella zona spesso si richiamano al paese d’origine.
Densa di spunti l’introduzione del presidente del CARSE Salvatore Augello, che ha illustrato le motivazioni che spiegano la nascita del Coordinamento che essenzialmente serve per metter assieme tante debolezze per crearne un grande forza capace di imprimere una svolta alla politica in direzione dei siciliani emigrati, che dall’agenda siciliana manca da troppi anni. Altro importante obiettivo dei CARSE è il proprio impegno per evitare che il movimento associativo venga strumentalizzato da personaggi senza scrupoli, che lo usano per raggiungere fini personali, snaturandone la missione sociale ed indebolendolo.
Il presidente del CARSE ha un ottimo ricordo dell’associazionismo della zona, della vitalità delle tante associazioni che operano in zona e che hanno anche la proprietà dei locali, di una federazione che li teneva unite. Oggi esiste uno sfilacciamento dovuto a stanchezza ma non solo.
Cannata riassume lo stato di salute delle associazioni locali, che non è del tutto buono, anche perché il quadro dirigente è abbastanza avanti negli anni, non è partito il rinnovamento dello stesso, per la difficoltà ad avvicinare i giovani.
Negli ultimi tempi, periodo di pandemia escluso, molti giovani sono arrivati in Australia e potremo avvicinarli, perché hanno bisogno di sostegno, di punti di riferimento. Purtroppo pare che dal consolato non arrivano risposte adeguate, unico punto di rifermento al momento è il COMITES, che cerca di rispondere alle esigenze della comunità.
Interviene Vittorio Anastasi che sostiene la che bisogna resistere mettendo ognuno il proprio impegno per avviare e rafforzare una costante resistenza fino a quando questo periodo di crisi non venga superato. Intanto le associazioni non si fermano, ma chiedono la collaborazione delle associazioni all’estero, che nel caso di organizzazione di iniziative, si facciano carico dell’ospitalità, mentre al trasporto, come da tempo ormai avviene, si fanno carico i dirigenti attingendo a fondi personali.
D’accordo con le cose dette si dichiara Sebastiano d’Angelo, altro rappresentante del CARSE che partecipa all’incontro.
Il rappresentante del circolo dei Vizzinesi, ritorna sulle criticità del movimento e sulla necessità di superarle coinvolgendo i giovani e ritornando a fare le iniziative in favore della comunità.
Soddisfatto dell’incontro si dichiara il presidente del CARSE che ritiene percorribile la proposta di Anastasi, per altro già sperimentata dall’USEF con la propria rete associativa del Belgio che ogni anno organizzata tradizionali manifestazioni volte all’integrazione con il territorio e con le associazioni che in esso operano.
Di grande interesse vengono definite le attività avviate dal CARSE sia con la serie di incontri che si stanno portando avanti, sia con le attività organizzate in Sicilia dove continua il braccio di ferro per arrivare alla nomina ed all’insediamento della consulta regionale nel pieno rispetto della legge in vigore ossia la 55/80.
Tra le iniziative in corso, anche l’inaugurazione nei prossimi giorni dell’archivio museo regionale dell’emigrazione siciliana presso i locali resi disponibili dall’Amministrazione Comunale di Valguarnera Caropepe, attraverso una collaborazione con l’associazione dei Valguarneresi nel Mondo aderenti al CARSE.
La riunione si conclude con l’impegno a continuare con successivi incontri con altri territori, dove verranno individuati anche i coordinatori d’area.
Salvatore Augello