Vladimir Putin contro Stati Uniti ed Europa. Lo zar del Cremlino, intervenuto ieri al forum economico di San Pietroburgo, ha pronunciato parole di fuoco all’indirizzo di Washington e Bruxelles. Ad ascoltarlo, in sala, i presidenti di tre Paesi post-sovietici: il bielorusso Aleksandr Lukashenko, il kazako Kassym-Jomart Tokaev e l'armeno Vahagn Khachaturjan. Collegati in video conferenza: il leader cinese Xi Jinping e l'egiziano Abdel Fatah al-Sisi.
"Nulla sarà come prima" ma “nulla è eterno”, ha detto il leader russo. "I nostri partner in Occidente minano intenzionalmente le fondazioni internazionali in nome delle loro illusioni geopolitiche", ha proseguito. "Si gioca solo in una parte del campo" ma a queste condizioni il "mondo è instabile" e “l’Europa va verso un’ondata di radicalismo e cambio di èlite”. Poi il j’accuse: “Gli Usa pensano di essere l'unico centro del mondo. Pensano solo ai propri interessi”, tuttavia “l'era dell'ordine mondiale unipolare è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo".
Quindi uno sguardo alle sanzioni giudicate "folli e sconsiderate, il loro scopo è schiacciare l'economia della Federazione russa ma non hanno funzionato”. Sono “armi a doppio taglio. Provocano danni anche maggiori ai loro stessi ideologi e progettisti”. E poi “sono state basate sulla falsa tesi che l'economia della federazione russa non sia sovrana". Secondo il leader del Cremlino, gli “eventi in corso hanno confermato l'importanza della flessibilità e dell'adattabilità alle condizioni esterne".
Quindi ha aggiunto: "La Comunità europea sta perdendo in competitività a causa delle sanzioni" e subirà "nei prossimi anni un rallentamento della crescita economica". È però, a suo dire, un dato di fatto che "la Ue ha perso la sua sovranità politica. Combattere è sempre una tragedia, ma l'operazione in Ucraina è una misura necessaria e tutti gli obiettivi saranno realizzati" ha poi detto il leader del Cremlino ribadendo che la Russia "non minaccia nessuno con le armi nucleari. Difende solo la propria sovranità". Infine, sulla questione grano, ha sottolineato che Mosca "accoglie con favore l'invito dell'Onu per il dialogo sulla sicurezza alimentare".