“Bevi la Coca Cola che ti fa bene…bevi che ti fa digerire…a me mi fa morire…a me mi fa impazzire” così il Blasco, nel suo album Bollicine, osanna la nota bevanda spumeggiante. La cola, come ingrediente, entra in tante formulazioni. È, infatti, uno stimolante naturale molto efficace per contrastare la stanchezza fisica e mentale, la noce di cola è infatti ricca di caffeina ed è anche un tonificante, drenante e diuretico naturale. La pianta stessa era ritenuta un potente afrodisiaco. Gli indigeni sono soliti masticare i semi anche allo stato fresco con l’intento di alleviare la fatica, la fame e la sete. Stimata al punto da essere barattata con polvere d’oro. Fu Ambroise de Beauvois, botanico e naturalista francese, il primo a descrivere e classificare la cola.
Da allora, la noce di cola è diventata l’ingrediente di moltissimi farmaci. Alcuni sono formulati per il trattamento dell’asma o di altre malattie respiratorie croniche. Gli estratti della noce sono presenti anche in diversi integratori alimentari, indicati soprattutto per migliorare le prestazioni degli sportivi. La Cola (o Kola) è un albero sempreverde originario dell’Africa Occidentale, appartenente alla famiglia delle Sterculiacee, famosa per la quantità di caffeina contenuta nei suoi semi. Ne esistono circa 125 specie e sub specie, tra cui la cola vera, verticillata, acuminata e nitida. L’albero mediamente è alto 5-7 metri può arrivare fino a 20. I frutti sono baccelli contenenti 4-5 o più semi verdi, ma gialli a maturazione. È impiegata nel trattamento di molte patologie polmonari per il suo effetto broncodilatatore. Essendo ricca di caffeina, è sfruttata per migliorare le performance degli sportivi, l’apprendimento e la capacità di concentrazione. Ha un’azione rinvigorente e di attivatore neuromuscolare, migliora la circolazione sanguigna. Presente in molte preparazioni erboristiche per eliminare liquidi in eccesso. La noce di cola è in grado di aiutare la digestione e stimola lo stomaco nella produzione di succhi gastrici. Sempre grazie alla caffeina e alla teobromina è possibile lenire anche emicrania e mal di testa poiché l’afflusso del sangue alla testa aumenta.
Della noce di cola si usa il seme privo del suo involucro esterno che viene fatto essiccare e poi ridotto in polvere per macinazione. Polvere ed estratti si trovano facilmente in erboristeria, nelle farmacie omeopatiche e nei negozi di alimentazione naturale. In genere la si acquista sotto forma di tintura madre, polvere o capsule. La polvere, in particolare, si presta ad un utilizzo a lungo termine poiché i principi attivi fissati ai flavonoidi vengono liberati lentamente nell’intestino. Questo consente di evitare i classici effetti indesiderati della caffeina. Si può assumere cola anche come tisana. Come è facile intuire, l’alto contenuto di caffeina della cola non è amico del sonno e del buon riposo. Ecco perché se ne sconsiglia l’assunzione prima di andare a letto. Anche le donne in gravidanza o che allattano devono evitare di consumare cola, così come i bambini. Attenzione anche a chi soffre di ipertensione e problemi cardiaci. Questi soggetti, infatti, devono evitare di consumare i derivati della pianta per non amplificare il rischio di aritmia, ulcere e altri scompensi.