È stato per primo 'Miami New Times' a riportare la notizia: "Eataly aprirà a Miami". L'aveva detto Joe Bastianich, uno dei partner, durante un'intervista al 'The Paul Castronovo Show'. Pochi dettagli, ma una certezza: "Non posso ancora dire quando e dove, ma sta arrivando". Poco dopo però è arrivata anche una precisazione da parte del gruppo. "Eataly - ha spiegato un dirigente - si sta espandendo e ha appena aperto Eataly Silicon Valley. Il team ama Miami e sta attivamente esaminando potenziali location, così come in altre aree. Tuttavia al momento non è stato firmato nessun contratto di locazione e non ci sono ulteriori aperture o luoghi da annunciare". ma allora apre oppure no a Miami?
Per ora si dovrà aspettare ancora un po' nonostante le dichiarazioni di Bastianich. Non è comunque la prima volta che il nome Eataly viene abbinato a Miami. La prima volta risale al 2016 quando si sparse la voce che avrebbe aperto al Brickell City Centre, poco dopo arrivò la smentita del gruppo italiano. Passati due anni in quei locali arrivò sì un grande supermercato di prodotti alimentari italiani: era La Centrale che occupò fino a tre piani, ma na ha avuto troppo fortuna e un paio di anni dopo è stata sostituita da un altro food hall, Luna Park che però ha resistito più o meno lo stesso tempo dei predecessori, chiudendo i battenti lo scorso febbraio.
Eataly negli Stati Uniti ormai è popolarissima, dalla East alla West Coast. Due punti vendita a New York, poi Chicago, Boston, Los Angeles, Las Vegas, Dallas, Silicon Valley per arrivare fino in Canada a Toronto. Fondato da Oscar Farinetti, in America i partner all'inizio erano Lidia e Joe Batianich e anche Mario Batali, quest'ultimo poi, in seguito ad alcune disavventure per accuse di molestie sessuali, ha lasciato il gruppo dei soci. Ma Eataly non è solo Italia (sei sedi), ma anche Istanbul, Arabia, Giappone, Soul, Stoccolma e Londra.