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Franco Esposito

Piove niente, il Nord Italia è allo stremo. Scatta lo stato di emergenza, uguale e preciso come al tempo del primo covid. L'Italia a secco, il governo prepara misure  eccezionali per luglio nelle aree più colpite dalla grande sete. La modernizzazione del sistema idrico, chiaramente e ampiamente obsoleto, richiede l'impiego di uan grande quantità di denaro. Si pensa ai fondi del Pnrr, sul piatto tre miliardi e mezzo di euro. 

Nelle regioni a rischio potrebbe scattare, a breve, lo stop all'acqua nelle ore notturne. "Ne siamo ricchi, ma la buttiamo. "I soldi del Pnrr per l'acqua sono pochi, non bastano", denuncia Il segretario generale dell'autorità del bacino, Erasmo De Angelis. I raccolti risultano devastati al Nord, i danni ammontano a oltre tre milairdi. E non è finita qui, la situazione può solo peggiorare. 

La siccità assedia città e campagne. Il Po è in secco peggio  che a Ferragosto. I campi arsi, bruciano i raccolti. Esplodono pure i costi con i terreni secchi. Senza acqua per le irrigazioni di soccorso, per salvare le piantine e per l'acquisto del cibo per gli animali, con i foraggi bruciati dal caldo, i costi vanno alle stelle, Nel tracciare un parziale bilancio 2022, la Coldiretti parla di autentiche mazzate e di produzioni agricole azzerate. 

Poche le dighe, quasi mai ripulite. Laddove le infrastrutture idriche dovrebbero rivestire la medesima importanza di strade e ferrovie. La sottovalutazione è decisamente spaventosa. Impressionante. "L'acqua è n bene pubblico ma non rientra nei finanziamenti", ribadisce non senza punte di dolore il segretario generale dell'Autorità di bacino dell'italia centrale, nel suo ultimo libro "Acque d'Italia", del 2022, Giunti Editore. "Le portate dei fiumi sono in calo dal trenta al settanta per cento. Il Po è il caso più eclatante, in alcuni tratti somiglia a un rigagnolo. Non mostrava portate così minime da oltre un secolo". 

Non stanno meglio i laghi. Trentasette per cento in meno il lago di Como, il Garda non supera il cinquantadue per cento. "Siamo diventati ciò che avevano previsto i climatologi, a paertire da Giampiero Maracchi. Stiamo vivendo un periodo anche meno caldo rispetto a quello che saranno i prosismi trenta anni. Siamo imprigionati da gabbie di calore premature. L'anticiclone delle Azzorre ci regalava estati più miti, oggi si ritrova sovrastato da cicloni africani". 

Al contrario di quanto accaduto nei periodi più pesanti della pandemia, gli interventi governativi riguarderanno questa volta solo le aree maggiormente colpite dalla sicccità. Lombardia, Piemonte, Emilia. La situazione ha raggiunto ormai livelli catastrofici, ci sono aree dove non si vede uan goccia d'acqua da oltre centoventi giorni. 

I partiti politici fanno capire che sono in pressing sul Governo. Matteo Salvini chiede "un decreto siccità". Pd e Cinquestelle insistono sull'Esecutivo: "riferisca in Aula". Da Bruxelles il vice presidente della Commissione europea, Frans Tommerms, parla di "una situazione estrema, la scienza è molto chiara in proposito, gli eventi climatici che si stanno verificando in tutta Europa minacciano la sicurezza alimentare". 

Guardiamo, per favore, le grandinate in Croazia, la siccità estrema in Italia e in Spagna. La situazione resta comunque molto critica, il meteo non promette infattinovità positive.  "Non ci attendiamo nulla di buono", l'annucio è firmato Fabrizio Curcio e siglato dalle Regioni, al termine del vertice a Roma. "I fiumi sono in forte dismissione e il cuneo salino nel Po arriva addirittura a decine di chilometri. I governatori di Lombardia e e Piemonte, Attilio Fontana e Alberto Cirio, non nascondono  preoccupazioni che discendono dall'abnorne situazione climatica in Italia. 

Sette città sono in crisi, per loro scatta oggi il "bollino rosso".Le alte temperature vengono ritenute dall'istituzione principale "un rischio per tutta la popolazione, non solo per le fasce più deboli. La prossima settimana dovrebbe battere ogni  record in materia di livelli dalla colonnina di mercurio. Il bollettino delle ondate di calore del Ministero della salute epone questa fotografia: costante peggioramento nei centri urbanu. 

Domenica l'allerta più alta ha riguardato Bologna e Bolzano, sui vanno ad aggiungersi Firenze, Perugia, Pescara, Rieti. Oltre ai bollini rossi, impazzano anche quelli arancione. Oggi saranno nove. 

Colpita in modo particolare, la Lombardia è al lavoro da giorni attorno a una serie di interventi in grado di "garantire  l'equilibrio tra le sostanze che possano garanzir per le esigenze idropotabili e quelle dell'irrigazione. In zona, qualcuno parla di"una tempesta perfetta". In accordo con i gestori idroelettrici, per un maggiore rilancio dell'acqua da irrigazione, si accenna con insistenza a" una tempesta perfetta". Gravissima la situazione in Piemonte, duecento comuni già hanno dovuto razionare l'acqua. 

Il razionamento dell'acqua, ovvero lo stop durante le ore notturne. Dovesse scattare lo stato d'emergenza, la Protezione civile potrebbe avere poteri speciali, comprensivi di una dotazione finanziaria all'altezza per coprire gli interventi urgenti. Come il trasporto dell'acqua con le autobotti. A quel punto viene fuori il nodo dei risarcimenti. Nell'agenda del Governo, potrebbe esserci spazio per la "razionalizzazione di una rete capillare di piccolissismi invasi in grado di raccogliere l'acqua piovana su una dotazione  almeno dieci volte superiore". 

Ma tutto dipende dal Pnrr. Questo benedetto, se arriva davvero nella misura promessa.