DI ANDREA MOLLE
Il movimento dei sovereign citizens, i cittadini sovrani, è una componente ancora oggi piuttosto ignorata del vasto e variegato mondo insurrezionalista americano, ma dai lavori della commissione parlamentare incaricata di fare luce sugli eventi del 6 Gennaio 2021 e dal dibattito sul controllo delle armi da fuoco sta emergendo come una delle minacce terroristiche più rilevanti del momento. Ma in che cosa consiste questo fenomeno?
Si tratta di un movimento composto da individui la cui ideologia si basa sulla convinzione dell’illegittimità del governo federale degli Stati Uniti e la cui azione politica è volta al ritorno alle sovranità locali substatali. In linea di massima esso raccoglie estremisti antigovernativi che si considerano al di sopra della legge e contestano il diritto delle autorità governative, soprattutto in tema di tassazione e regolamentazione delle armi da fuoco. Per questo motivo proprio ora stanno tornando alla ribalta nel panorama politico americano.
Da un punto di vista storico, le origini di questo movimento vengono fatte risalire all’esperienza preunitaria delle milizie locali e al cosiddetto Posse Comitatus (dal latino “potere della contea”). Nel diritto americano con il termine posse si intende un gruppo di persone armate agli ordini diretti dello sceriffo di una contea, che li può impiegare al fine di combattere l’illegalità o difenderne il territorio. Sebbene si tratti di un’istituzione obsoleta, che in alcuni casi ha assunto una funzione simbolica, come nel caso della posse a cavallo agli ordini dello Sceriffo della contea di Los Angeles, l’istituto della posse rimane parte del sistema legale degli Stati Uniti anche al fine di limitare, almeno teoricamente, i poteri del governo federale sulle autorità locali. In questo senso, il termine è spesso usato dal legislatore come simbolo di autonomia sub-federale. Ad esempio, il Posse Comitatus Act firmato il 18 giugno 1878 dal presidente Rutherford B. Hayes ha limitato i poteri del governo federale in materia di applicazione delle politiche interne, demandando tale compito esclusivamente alle autorità locali.
Da un punto di vista ideologico, il movimento dei cittadini sovrani non è invece legato a nessuna teoria politica specifica, ma viene comunque considerato molto vicino al mondo dell’estrema destra. Esso opera tipicamente tramite atti appartenenti al cosiddetto “terrorismo di carta” e cioè servendosi dello strumento della denuncia, intentando numerose cause verso le istituzioni, spesso per motivi frivoli, al fine di intasare il sistema legale o ottenere piccoli risarcimenti in denaro. Un altro modello tipico di azione è quello di provocare le forze dell’ordine durante manifestazioni, o anche semplici fermi per infrazioni stradali. Spesso i cittadini sovrani impiegano tattiche verbali orientate al conflitto, come chiedere agli agenti di polizia di fornire le proprie credenziali, ma rifiutandosi di rispondere alle domande, o insistere sul fatto che “non acconsentono” alle azioni delle forze dell’ordine in quanto le ritengono prive di autorità legittima emanata dal popolo. Non mancano però esempi di atti di violenza, come l’uccisione di due agenti di polizia a West Memphis in Arkansas nel 2010, o la più recente uccisione di un agente della California Highway Patrol (CHP). Altri due incidenti recenti, noti anche in Italia, sono gli assedi di Bunkerville in Nevada del 2018 e il famoso assedio del Malheur National Wildlife Refuge in Oregon nel 2016, che hanno visto scontri a fuoco tra i cittadini sovrani e le autorità federali.
Sotto il profilo quantitativo, è estremante difficile fornire stime precise sul numero dei cittadini sovrani attualmente operanti nel paese in quanto manca una definizione legale univoca, ma l’Anti-Defamation League (ADL), il Southern Poverty Law Center (SPLC) e le università George Washington University e Maryland University riportano come circa il 30% degli estremisti di destra siano o siano stati membri di almeno una milizia antigovernativa che fa riferimento al movimento dei cittadini sovrani. Una stima di massima indica dunque che negli Stati Uniti ci sarebbero oggi tra i 300,000 e 500,000 cittadini sovrani, ma soprattutto che il loro numero sembrerebbe in crescita. Dal punto di vista demografico, la maggior parte dei cittadini sovrani sono ancora oggi individui bianchi di più di 50 anni, ma la crescita maggiore si verifica attualmente tra i cittadini afroamericani. Quest’ultimi si identificano per ora quasi totalmente con il movimento dei Moorish. Questo particolare movimento ha visto un’accellerazione a partire dagli anni ’90, in particolare nelle aree urbane della costa orientale degli Stati Uniti. Esso origina dal Moorish Science Temple of America (MSTA), una setta religiosa fondata nel 1913 con lo scopo di affermare l’indipendenza dei cittadini afroamericani dal governo degli Stati Uniti in base a un presunto accordo con il Regno del Marocco. Il movimento Moorish appare sempre più organizzato ed è oggi dedito alle attività criminali, legandosi anche al mondo dei movimenti estremisti identitari afroamericani. Questo è un altro fenomeno largamente ignorato dai media ma che ha attirato l’attenzione dell’FBI nel 2014 a seguito di una serie di attacchi compiuti da diversi militanti come atti di retribuzione contro il “razzismo sistemico” del Governo americano. Nel 2017 l’FBI ha anche prodotto un rapporto sulla convergenza tra movimenti estremisti afroamericani e cittadini sovrani, analizzando diversi atti violenti compiuti nell’arco degli anni precedenti, ma a causa della pressione politica esercitata dalla componente più a sinistra del partito democratico ha interrotto almeno formalmente la sua attività di monitoraggio.
Sebbene possa sembrare un fenomeno tipicamente americano, è importante sottolineare che il movimento dei cittadini sovrani si sta affermando su scala globale tramite i circuiti sociali virtuali dei cospirazionisti. Gruppi di cittadini sovrani operano da diversi anni anche in Canada, Regno Unito, Scozia, Repubblica d’Irlanda, Irlanda del Nord, Nuova Zelanda e Sud Africa e altri paesi si stanno aggiungendo alla lista. In Australia, ad esempio, un rapporto antiterrorismo del 2015 indicava la presenza nel New South Wales di almeno 300 cittadini sovrani che venivano considerati come una potenziale minaccia terroristica. Nel giugno 2020, quattro membri di questo gruppo, denominato “New Westralia”, hanno fatto irruzione in un palazzo di giustizia con l’obiettivo di sancire l’autonomia dell’Australia occidentale dal governo di Canberra. In Russia, dove l’eversione e l’estremismo sono normalmente impiegati in funzione pro-governativa, esistono gruppi di individui che si autodefiniscono come “cittadini dell’U.R.S.S.” o “cittadini sovietici” affermando di non dover obbedire alle leggi della federazione russa né di riconoscerla come un ente giuridico legittimo. Come molti altri movimenti sovrani, i “cittadini sovietici” imparano come eludere le leggi tramite veri e propri corsi su Internet. YouTube, in particolare, ha molti canali dedicati al movimento dei cittadini sovrani che contano migliaia di followers. La versione tedesca del movimento dei cittadini sovrani è nota come Reichsbürgers, o movimento dei cittadini del Reich. Si stima che ammonti a circa 19,000 individui che rigettano la sovranità della Repubblica Federale Tedesca e ritengono che le leggi della Germania imperiale e quelle della Germania nazista siano ancora in vigore. Il movimento emette anche documenti di identità, passaporti e intrattiene relazioni diplomatiche con altre micro-nazioni non riconosciute e non disdegna l’azione violenta. Nel 2015 uno dei suoi leader, Adrian Ursache, ha sparato e ucciso un agente di polizia che ha cercato di sfrattarlo dal suo appartamento, che Ursache aveva dichiarato come “stato indipendente”. Nello stesso anno un altro esponente del movimento, Wolfgang Plan, ha sparato agli agenti incaricati di sequestrare delle armi detenute illegalmente. Durante l’azione, un agente è deceduto e altri due agenti sono rimasti gravemente feriti. Ciò nonostante, diversi membri dell’establishment politico dell’estrema destra tedesca hanno adottato elementi dell’ideologia e del linguaggio del movimento Reichsbürger, spingendo perché le sue idee diventassero mainstream. Le autorità tedesche hanno cercato di reprimere le attività illegali dei Reichsbürger, ma solo con scarso successo, vista la crescente popolarità.
Come abbiamo visto, l’ideologia dei cittadini sovrani si diffonde via Internet, in particolare su YouTube, dove si trovano migliaia di video sull’argomento. Ma il messaggio del movimento si diffonde anche attraverso le carceri, o tramite il passaparola e sta divenendo sempre più accettato anche in ambienti progressisti. Lo si ritrova, ad esempio, tra quei movimenti antifascisti che sostengono che negli Stati Uniti esista un complesso carcerario industriale che trae beneficio dall’incarcerazione di massa, soprattutto delle minoranza etniche, per le quali l’unico modo di sottrarsi dal razzismo sistemico del governo federale dominato dai bianchi rimane quello di secedere dall’Unione. Oltre a questi canali molti individui vengono sedotti dai presunti vantaggi della cittadinanza sovrana attraverso numerosi seminari di veri e propri guru che promettono loro la capacità di emanciparsi dal governo federale per motivi fiscali. È il caso ad esempio di Sean David Morton, un cittadino sovrano americano che ha organizzato diversi seminari sui prestiti studenteschi, o di David Wynn Miller, i cui seguaci affermano che che il governo federale non può imporre alcuna tassazione sul reddito a chi si dichiara cittadino sovrano e sono pronti ad agire violentemente per far rispettare i loro presunti diritti.
E in Italia? Per ora i cittadini sovrani sembrano volare al di sotto dei radar, ma sono presenti da diversi anni nel nostro paese. Il “Movimento Sovrano Gaia”, ad esempio, è attivo dal 2012 e propone l’affermazione della sovranità individuale dichiarando di ispirarsi direttamente alla teoria del complotto economico-giuridico che alimenta il movimento dei cittadini sovrani americani. Altri movimenti, come il Movimento Roosevelt, abbracciano solo parzialmente questa ideologia, ponendosi come cerniera tra la sovranità individuale e il populismo. Infine, elementi di questo fenomeno sono rintracciabili nella galassia dei movimenti NoVax, dove fanno proseliti grazie alla propaganda contro l’obbligo vaccinale e rappresentano una crescente ma ignorata minaccia alla sicurezza della nostra società.