È morto a Roma lo scrittore Raffaele La Capria, avrebbe compiuto 100 anni in ottobre. Nato a Napoli nel 1922 dal 1950 viveva nella Capitale. Collaboratore culturale del Corriere della Sera, La Capria è stato l’autore di tre romanzi: ‘Un giorno d’impazienza‘, con cui aveva esordito nel 1952, ‘Ferito a morte‘, con cui vinse il Premio Strega nel 1961, e ‘Amore e psiche’ del 1973.
Scrisse poi raccolte di racconti, saggi e testi autobiografici. Nel 2001 gli fu conferito il Premio Campiello alla carriera. Fin dal 1961, inoltre, lavorò come sceneggiatore, in particolare con Francesco Rosi (‘Le mani sulla città’, ‘Uomini contro’) e Lina Wertmüller (‘Sabato, domenica e lunedì’, ‘Ferdinando e Carolina’). “Con Raffaele La Capria perdiamo un grande scrittore e una delle voci più autorevoli della cultura italiana del secondo novecento. Un autore acuto e originale che, con eleganza e senza sconti, ha saputo raccontare e indagare l’intimità dell’animo umano e la complessità della società italiana. Napoli è sempre stata al centro della sua vasta produzione artistica, una città che ha amato, di cui ha saputo descrivere le emozioni e che non ha mai smesso di meravigliarlo. Mi stringo al dolore dei familiari e degli amici in questa triste giornata”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.