Qualcuno sta bruciando Roma: gli incendi che hanno colpito la Capitale negli ultimi giorni sono infatti di origine dolosa. Ma a Roma non c’è solo il problema degli incendi, c’è anche quello dei rifiuti e Corriere della Sera e Repubblica oggi riportano un caso che riguarda l’Ama. Ovvero 125 operatori ecologici ”miracolosamente” guariti di colpo dopo le visite mediche a sorpresa.
Gli incendi dolosi - “Certo c’è la mano dell’uomo, poi si vedrà se sono episodi colposi o dolosi. Anche se qualche incendio sia doloso è stato già accertato. Si tratta di una situazione molto difficile, molto grave. Noi stiamo lavorando con grande intensità sul fronte della prevenzione e degli interventi”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri al Tg1 parlando degli incendi che nelle ultime settimane hanno colpito la Capitale, l’ultimo a Centocelle.
“Si è svolto un importato comitato per l’ordine e la sicurezza – ha ricordato Gualtieri -, in cui si è espressa una grande solidarietà ed unità di tutte le istituzioni. Per quanto riguarda gli incendi si rafforzeranno le azioni di prevenzione in tutte le zone a rischio, interverremo noi come Roma Capitale con tre milioni per un piano di potenziamento degli impianti. Riapriremo al più presto – ha annunciato – , forse già domani, la discarica di Albano perché noi siamo anche stati molto colpiti dall’incendio dei Tmb di Malagrotta che hanno messo in difficoltà il ciclo di raccolta dei rifiuti”.
Rifiuti, il caso Ama - Ancora operatori Ama che tornano al lavoro dopo le visite fiscali: dopo i 200 recuperati a maggio, a giugno se ne sono aggiunti altri 125. Dopo gli incentivi di Natale per aumentare l’indice di produttività e ripulire Roma il Campidoglio ha deciso una stretta. Con un potenziamento delle visite al personale in malattia. A maggio sono state 3.906 oltre il doppio del 2021-22. Dopo i controlli 200 sono tornati al lavoro.