La notizia della riapertura del Consolato italiano a Manchester nel Regno Unito è motivo di enorme soddisfazione dell'intero Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, che recependo le sollecitazioni della nostra Comunità residente in quel grande territorio rappresentate a più riprese dai Consiglieri Luigi Billé e Manfredi Nulli ne ha fatto uno dei capisaldi in ambito di riorganizzazione della rete diplomatico consolare italiana nel mondo. I profondi cambiamenti avvenuti in seguito all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea hanno messo in evidenza i forti disagi dei nostri connazionali residenti in quel paese costringendoli in poco tempo a regolamentare i loro permessi di soggiorno. Diversi sono stati anche gli interventi tampone della Farnesina chiamata a costituire una task force per fronteggiare lo stress test a cui venivano sottoposti i pochi uffici consolari presenti in quel Paese.
Ricordiamo l'attenzione e la disponibilità espresse dai sottosegretari che si sono succeduti nella Farnesina: Enzo Amendola e Ricardo Merlo verso le motivate richieste discusse in diverse Assemblee plenarie del CGIE e il loro impegno personale profuso per far avanzare i provvedimenti parlamentari nelle difficili e impegnative discussioni nel merito di questa apertura durante le passate leggi finanziarie, che avrebbero fatto avanzare il risultato raggiunto in questi giorni. A distanza di anni li ringraziamo per il loro operato assieme al direttore generale Luigi Vignali che ha portato a termine questo progetto. L'apertura del Consolato d'Italia a Manchester va a rafforzare la volontà del Governo italiano di aprire ulteriori sedi di rappresentanza in paesi strategici utili per sostenere la ripresa e la resilienza del sistema Italia.
La riapertura del Consolato di Manchester sta a dimostrare la fallace decisione di chiudere quella sede alla quale fanno riferimento oltre 100.000 connazionali e dà ragione a chi, come il CGIE, a più riprese si è battuto per scongiurare quel provvedimento. Auspichiamo che il ripensamento della Farnesina che ha portato alla riapertura della sede di Manchester possa ispirare ulteriori provvedimenti per riequilibrare la presenza diplomatico-consolare nei paesi di grande emigrazione, nei quali i servizi di prossimità sono più che giustificati.
Michele Schiavone
Segretario Generale Cgie