di Stefano Casini
Non é una sorpresa trovare, nel settore della Religione figure di origine italiano, un po’ in tutto il mondo e, ovviamente, anche in Uruguay.
GIOVAN BATTISTA D’ARAGONE
Un personaggio che ha marcato la sua presenza é stato Giovan Francesco Aragone, nato a Carmelo (Colonia) nel 1883 e morto a Buenos Aires nel 1953. É stato un sacerdote cattolico ed ha scalato fino ad essere Arcivescovo di Montevideo. Di Aragone, in Italia, per essere una famiglia nobile, abbiamo soltanto qualche antenato nel nord d’Italia. Infatti, i genitori di Giovan Francesco erano piemontesi. Nel 1919 fu nominato arcivescovo di Montevideo, occupando la carica rimasta vacante per più di dieci anni dopo la morte di Mariano Soler nel 1908. Nel 1922, mentre officiava la messa nella cattedrale, fu bersaglio di un attacco di un politico dell’epoca di nome Herrera Carbajal. Nonostante la ferita fosse grave, riuscì a salvarsi perché in chiesa era presente un medico. Rimase in carica fino alle sue dimissioni nel 1940, e gli successe Antonio María Barbieri, che sarebbe diventato il primo cardinale uruguaiano.
ANTONIO MARIA BARBIERI
Antonio María Barbieri (Montevideo, 12 ottobre 1892 – 6 luglio 1979) è stato un vescovo uruguaiano della Chiesa cattolica. Fu arcivescovo di Montevideo dal 1940 al 1976 e fu il primo religioso uruguaiano ad essere nominato cardinale. Era nato a Montevideo con il nome di Alfredo Barbieri, figlio di Giovanni Barbieri nato in Provincia di Bologna e María Romano. Inizialmente esitò ad intraprendere la carriera ecclesiastica perché i suoi genitori erano contrari. Prima di entrare nella vita religiosa lavoró come impiegato. L'8 dicembre 1913 entrò nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e poi continuò il noviziato in Italia presso l'Università Gregoriana di Roma nel 1915.2 Nel settembre dello stesso anno ricevette le vesti ed emise la professione solenne assumendo il nome di Antonio María de Montevideo. In seguito ha frequentato le case di studio dei cappuccini e la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Fu ordinato sacerdote il 17 dicembre 1921 e conseguì il dottorato in teologia nel luglio 1923. Non accettò l'incarico di insegnante in una prestigiosa università di Roma e tornò in Uruguay prestando servizio nel locale convento dei Cappuccini. Fu eletto superiore dello stesso nel 1931 e rieletto cinque anni dopo. Il 6 ottobre 1936 Barbieri fu nominato Vescovo Coadiutore di Montevideo. Fu ordinato Vescovo l'8 novembre successivo. Nel 1940, il 20 novembre, succedette a Juan Francisco Aragone come arcivescovo titolare di Montevideo. Oltre alla sua conoscenza della teologia, fu un notevole storico (membro dell'Istituto Storico e Geografico dell'Uruguay), violinista e saggista. Si rivolgeva ai fedeli da un programma radiofonico su Radio Jackson. Nel concistoro del 15 dicembre 1958 papa Giovanni XXIII lo nominò cardinale, diventando così il primo cardinale uruguaiano, finché solo nel 2015 Daniel Sturla, arcivescovo di Montevideo, fu creato cardinale da papa Francesco. Fu uno dei cardinali elettori nel conclave del 1963 e partecipò al Concilio Vaticano II. Barbieri si dimise da Arcivescovo di Montevideo il 17 novembre 1976, dopo trentacinque anni di servizio. Ha fondato e diretto l'Associazione Magistrale Santa Elena e l'Associazione degli infermieri cattolici dell'Uruguay. Morì a Montevideo nel 1979 all'età di 86 anni ed è sepolto nella Cattedrale Metropolitana.
PABLO GALIMBERTI
Pablo Jaime Galimberti di Vietri é nato a Montevideo l’8 maggio del 1941, é stato vescovo di San José de Mayo ed è attualmente vescovo emerito della diocesi di Salto. Terzo di 6 fratelli e figlio di una famiglia giunta appunto da Vietri, in Basilicata, é entrato nel Seminario Maggiore Interdiocesano di Montevideo frequentando i corsi dell'Istituto Teologico dell'Uruguay. Ha studiato presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma tra il 1965 e il 1969, conseguendo la licenza in teologia dogmatica. Ha lavorato come diacono a Saint Louis, Missouri, Stati Uniti per alcuni mesi nel 1969, per tornare in Uruguay, dove venne ordinato sacerdote nel 1971. È stato vicario cooperante nella parrocchia di Ntra. Sra. de los Dolores (Reducto), professore di fenomenologia della religione e teologia dogmatica presso l'Istituto Teologico dell'Uruguay, direttore spirituale e formatore presso il Seminario Interdiocesano, dove è stato nominato Vice Cancelliere nel 1977 . È stato anche Delegato Episcopale della Commissione Nazionale per i non credenti e consulente della Segreteria per i non credenti (Roma). Dagli anni '70 è sacerdote presso l'Istituto Dalmanutá, dedicato alla direzione spirituale, fondato nel 1980 dai gesuiti Luis Pedro Montes ed Ernesto Popelka. Il 12 dicembre 1983 è stato nominato Vescovo della diocesi di San José de Mayo, ed è stato ordinato sacerdote il 18 marzo 1984 dal Nunzio apostolico Franco Brambilla. Nella sua diocesi ha promosso la creazione di Encuentro FM, una radio cattolica. In tema di diritti umani, Galimberti ha avuto una partecipazione rilevante alle indagini che hanno portato alla comparsa di Macarena Gelman, nipote del poeta argentino Juan Gelman. Si è anche offerto di confessare gli accusati di reati di repressione e tortura. È stato Vice Presidente della Conferenza Episcopale dell'Uruguay (1998-2000) e poi Segretario Generale della stessa (2001- 2003); e presidente (2004-2006). È stato co-presidente della Confraternita giudaico-cristiana dell'Uruguay e ha ricoperto diversi altri incarichi nella Conferenza episcopale e anche nel CELAM. Il 16 maggio 2006 è stato nominato Vescovo della diocesi di Salto, per le dimissioni di Daniel Gil Zorrilla per motivi di età. Dopo aver lasciato San José, le chiavi della città gli furono consegnate dal sindaco municipale Juan Chiruchi, in riconoscimento della sua straordinaria attività.
GIUSEPPE GOTTARDI
Giuseppe Gottardi Cristelli, nacque a Baselga di Piné in Provincia di Trento nel settembre del 1923 e morí a Montevideo il 7 marzo 2005 avendo coperto l’alto incarico di Arcivescovo di Montevideo. Nato in Italia, giunse in Uruguay a sei anni. Nel 1950 fu ordinato sacerdote salesiano cattolico a Rosario (Santa Fe- Argentina). Ha servito come Ispettore Salesiano in Bolivia, Uruguay, Argentina, Brasile e Paraguay. Papa Paolo VI lo nominò Vescovo Ausiliare di Mercedes e poi Vescovo Ausiliare di Montevideo nel 1975 e Arcivescovo dal 1985 al 1998, dimettendosi dall'incarico per disposizioni di diritto canonico quando compì 75 anni. Gli successe il vescovo milanese Nicola Cotugno. Gottardi ha presieduto anche la Conferenza Episcopale dell'Uruguay e, durante gli anni della dittatura (1973-1985), si è adoperato affinché la Chiesa fosse aperta a collaborare al passaggio alla democrazia. Nel 1998 ha presentato le sue dimissioni a Papa Giovanni Paolo II per aver raggiunto il limite di età per esercitare l'arcivescovato.
CARLO PARTELI
Carlos Parteli Keller nasceva a Rivera nel 1910, morendo a Montevideo nel maggio del 1999. É stato un sacerdote cattolico uruguaiano, vescovo di Tacuarembó e arcivescovo di Montevideo. I nonni di Parteli, in realtá Partelli, erano siciliani, della Provincia di Agrigento. Al 13 anni entrò nel Seminario Minore ea 16 anni fu mandato a Roma dal secondo vescovo di Melo José Joaquín Arrospide per studiare al Pío Latin American College. Studiò Filosofia e Teologia e fu ordinato sacerdote nella Chiesa di San Juan Bautista a Berrán. Al suo ritorno in Uruguay, ricoprì la carica di curato della Cattedrale della Florida fino al 1939, quando divenne segretario del vescovo Miguel Paternain. Nel 1942 si trasferì a Rivera, dove fu nominato parroco della Parrocchia dell'Immacolata. Vescovado Il 27 dicembre 1960 fu nominato Vescovo della neonata diocesi di Tacuarembó e Rivera e, nel 1961, scrisse la sua Lettera Pastorale sui problemi dell'Agro, sollevando i problemi socio-economici della gente della campagna. Questa Lettera pastorale segna una pietra miliare per la Chiesa Cattolica uruguaiana perché finisce con 40 anni in cui la Chiesa era stata confinata nel privato, tornando quindi nella sfera pubblica. Segna anche quella che sarebbe stata tutta la sua carriera di pastore, il suo grande lavoro per i più indigenti, soprattutto coloro che vivevano nei settori rurali della sua diocesi. Papa Paolo VI lo nominò Amministratore Apostolico Sede Plena, di Montevideo il 26 febbraio 1966, per risolvere la crisi che esisteva nella sede di Montevideo, al cui capo, il cardinale Antonio María Barbieri, fu impedito di esercitare il suo ministero per malattie gravi e croniche problemi di salute. Nel 1967 pubblicò la sua Lettera pastorale dell'Avvento in cui chiamava l'intera Chiesa di Montevideo a riunirsi in comunità vive e riflessive nella fede, in quella che fu chiamata la Pastoral de Conjunto. Durante la sua gestione si è approfondito il dialogo ecumenico tra le varie confessioni religiose e con i non credenti. L'8 novembre 1976 fu nominato IV Arcivescovo di Montevideo e partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II, nonché alla II Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano, Medellín, 1968, e alla III, a Puebla. Il Concilio significó, per Parteli il massimo rinnovamento e trasformazione della Chiesa cattolica uruguayana e si è applicata al rinnovamento della Chiesa di Montevideo.
NICOLA COTUGNO
Nicola Domenico Cotugno Fanizzi é nato a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano ed è stato Vescovo di Melo, VI Arcivescovo di Montevideo ed ex Arcivescovo Metropolita. Ha emesso i primi voti religiosi nella Congregazione Salesiana in Italia, nel 1957, proseguendo gli studi in filosofia e teologia. Nel 1961 viene inviato come missionario in Uruguay. Nel 1964 fu trasferito in Cile, dove, terminato il baccalaureato in teologia, fu ordinato sacerdote il 26 luglio 1967. Da lì si trasferì in Belgio, dove studiò all'Università di Leuven, per poi conseguire il dottorato in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana a Rom. Tornó in Uruguay nel 1971, dopo aver svolto vari servizi nella Congregazione Salesiana e aver insegnato all'Istituto Teologico dell'Uruguay. Nel 1996 fu consacrato Vescovo di Melo, succedendo a Roberto Cáceres González. Nel 1998 fu nominato Arcivescovo di Montevideo e, nel mese di settembre del 2013 ha rassegnato le dimissioni da Arcivescovo di Montevideo
DANIEL STURLA
Daniel Sturla è l’attuale secondo Cardinale che ha avuto l’Uruguay. Un sacerdote ancora giovane e attivissimo che, in un certo senso, ha rivoluzionato l’impronta della Chiesa Cattolica nel paese, con mano ferma e sicura. Daniel Fernando Sturla Berhouet, é nato a Montevideo il 4 luglio 1959, sacerdote salesiano uruguaiano e Cardinale Prelato della Chiesa Cattolica. I bisnonni liguri giunsero in Uruguay alla fine del secolo XIX dalla provincia di Genova, come migliaia di emigranti italiani. È il più giovane di cinque fratelli, suo padre morì quando lui aveva tredici anni e sua madre tre anni dopo. Uno dei fratelli, Martín Sturla, fu molto conosciuto come un grande politico del Partido Nacional avendo un'eccezionale performance politica alla fine del secolo scorso. La sua vocazione salesiana ha cominciato a svilupparsi all'età di diciassette anni, ed era al quinto anno delle superiori dell'Istituto Giovanni XXIII. Durante il primo anno di Giurisprudenza all'Università di Montevideo (1979) decide di entrare nel noviziato salesiano all'età di diciannove anni. Sturla è stato ordinato sacerdote il 21 novembre 1987. Ha ricoperto diversi incarichi all'interno della Congregazione Salesiana: Officine Don Bosco, Movimento Tacurú, Liceo Juan XXIII, fino a raggiungere la carica più alta ossia Ispettore per l'Uruguay. Nel mese di dicembre del 2011 è stato nominato da Papa Benedetto XVI Vescovo titolare di Phelbes e Vescovo ausiliare di Montevideo. Alla fine del 2013 il suo predecessore, Nicolás Cotugno, si è dimesso per motivi di età. Per sostituirlo furono trattati diversi nomi, tra gli altri, Alberto Sanguinetti, Arturo Fajardo e Carlos Collazzi. L'11 febbraio 2014 Sturla è stato nominato da papa Francesco arcivescovo di Montevideo e il 9 marzo 2014 è stata celebrata una messa in cui ha assunto ufficialmente la carica di arcivescovo. Divenne così il settimo sacerdote a ricoprire questa carica. Alla messa, celebrata nella cattedrale di Montevideo, hanno partecipato diverse personalità di spicco del campo politico, come l'ex presidente della Repubblica José Mujica, l'ex presidente Luis Alberto Lacalle, il senatore Pedro Bordaberry e il sindaco di Montevideo Ana Olivera . Hanno partecipato anche membri riconosciuti delle forze armate e parrocchiani di altre fedi, come la Chiesa evangelica e la Comunità ebraica. Il 4 gennaio 2015 è stata annunciata la sua nomina a Cardinale della Chiesa Cattolica8, il secondo uruguaiano dopo Mons. Antonio María Barbieri. Fu creato cardinale da papa Francesco nel concistoro del 14 febbraio dello stesso anno.9 Il 17 marzo 2015 è stato nominato membro della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Il 16 luglio 2015 è stato nominato membro della Pontificia Commissione per l'America Latina. Il 3 maggio 2022 è stato nominato membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. All'interno della Chiesa uruguaiana è considerato un moderato, e si evidenziano la sua giovinezza e l'impegno sociale.Svariati gruppi religiosi invitano Sturla alle loro feste, facendogli svolgere un fitto calendario di attività. Per questo motivo è comunemente visto convocato nelle chiese popolari di Montevideo, e non tanto come parroco della Cattedrale Metropolitana. Controversie. É stato sempre molto vicino anche alla nostra comunità e, piú di una volta, in veste di Arcivescovo e Cardinale, ha partecipato alla Processione di San Rocco con i nostri cari emigranti lucani. Nel 2018, interrogato sullo scandalo degli abusi sessuali sui minori all'interno della Chiesa cattolica, Sturla ha riconosciuto l'esistenza di tali abusi e li ha descritti come una tragedia, qualificando poi la sua posizione dichiarando che in generale non si tratta di un problema con i bambini ma con adolescenti minorenni e che, sebbene non tolga nulla alla serietà dell'argomento, un conto sono i caratteri grandi e un'altra i caratteri piccoli. Il 23 maggio 2021 Sturla ha assistito alla massiccia veglia funebre per Jorge Larrañaga, recentemente scomparso