di SANDRA ECHENIQUE
La più grande rassegna business-to-business (B2B) d'America dedicata alla bellezza. Ecco la tre giorni di Cosmoprof North America (CPNA) che si tiene come tradizione ormai a Las Vegas. Fino a giovedì l'appuntamento di Sin City offre all'intero settore della bellezza l'opportunità di incontrarsi, creare nuove relazioni e promuovere partnership di grande spessore. La fiera rappresenta una potente piattaforma che può contare sul supporto continuo, e la presenza, di entità chiave del settore come delle principali associazioni che lo rappresentano. Nel 2019 ci sono stati oltre 40.000 visitatori con un record di 1.435 espositori provenienti da 43 Paesi. Cosmoprof ha tutto: lancio di nuovi prodotti e tendenze, packaging, produzione, nuovi canali di distribuzione, la possibilità di stringere nuove relazioni con il top dei professionisti del settore e rivenditori. Una tre giorni (quest'anno dal 12 al 14 luglio) che si svolge sotto il grande tetto del Convention Center e che abbraccia tutte le branche dell'industria dedicata alla bellezza. Se Cosmoprof, nata a Bologna sotto le Due Torri ha già raggiunto la 54ª edizione, la sorella americana è alla 19ª, preceduta da quella asiatica di Hong Kong (25) e seguita da Mumbai e Bangkok, le ultime nate. Un marchio, Cosmoprof, divenuto simbolo della bellezza e di tutto quanto è correlato, in ogni parte del mondo. Ma Las Vegas rappresenta sempre un momento particolare, l'industria della bellezza, della cosmesi in quello che è uno dei grandissimi mercati, quello statunitense. E qui, negli States, l'industria italiana è presente con 80 aziende con l'obiettivo di rendere il made in Italy ancora più forte e ricercato. Perchè l'export del settore vuol dire il 40% della produzione con un valore che l'anno scorso ha oltrepassato i 4,8 miliardi di euro che ha significato anche un incremento rispetto al 2020 del 13,8%. E in questa fetta della produzione che se ne va all'estero gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato per il made in Italy. Infatti sempre guardando il 2021 il Nord America (c'è compreso anche il Canada) ha totalizzato l'11,6% del totale destinato all'export, il che vuol dire un valore che ha toccato i 563 milioni di euro con una crescita notevolissima del +28% rispetto al 2020. E in assoluto gli USA sono secondi solo alla Francia per l'export del made in Italy. Ma se si va poi a guardare i numeri pre-pandemia, anche qui c'è stato un miglioramento che per gli Stati Uniti ha toccato il +3%. Cosa cercano gli americani sotto l'etichetta tricolore? Al comando troviamo i prodotti destinati alla cura di viso e corpo che hanno registrato un autentico boom: +45,8% rispetto all'anno precedente. Al secondo posto quelli per la cura dei capelli, anche qui c'è una notevole crescita +18%. Infine sul terzo gradino del podio la profumeria alcolica schizzata a un fenomenale +59,3% se si confronta con l'anno precedente. E partendo da questi presupposti, la presenza italiana al Cosmoprof di Las Vegas ha un significato ancora più importante sottolineato dalla partecipazione collettiva, proposta da Agenzia ICE che ha raccolto l'adesione di 50 aziende sulle 80 che sono presenti nella città del Nevada.