Si preannuncia come qualcosa di nuovo la neonata Associazione della cultura lucana in Uruguay appena fondata da Martha Lasaponara. Il progetto è ufficialmente partito lunedì 18 luglio con la firma del decreto di iscrizione all’albo delle associazioni dei Lucani nel Mondo da parte di Carmine Cicala, presidente del Consiglio regionale della Basilicata: la data è coincisa con i festeggiamenti dei 192 anni del giuramento della Costituzione in Uruguay.
“Da tempo avevo voglia di creare qualcosa di nuovo approfittando dell’esperienza accumulata in questi anni di lavoro con Sportello Basilicata” racconta a Gente d’Italia Martha Lasaponara partendo da una premessa. “Questa iniziativa nasce osservando la realtà uruguaiana. Oggi viviamo un’epoca di grandi cambiamenti rispetto al passato, dell’associazionismo che abbiamo conosciuto con i pranzi e le riunioni ormai resta molto poco e lo dico senza alcuna intenzione di voler generare polemica. Credo che sia necessario un cambio di mentalità, una forma di lavoro diversa che cercherò di portare avanti”.
Come spiega la sua fondatrice, l’obiettivo di questa nuova associazione è quello di “diffondere la cultura e le tradizioni lucane in ogni suo aspetto, dalla storia alla letteratura e tanto altro perché senza conoscenza non c’è amore e la cultura è il cammino verso le proprie radici”. “Purtroppo” -sottolinea amaramente- “nel nostro paese si conosce ben poco della Basilicata, spesso si tende ad avere l’idea di una realtà ferma a cinquant’anni fa, di una terra povera dalla quale partivano i migranti alla ricerca di una vita migliore. Questa è un po’ l’immagine che gode l’Italia nel nostro paese, un’immagine antica e triste che cercheremo di sfatare. La nostra regione possiede una storia vastissima da approfondire che cercheremo di trasmettere attraverso l’organizzazione di diverse iniziative. Questi sono temi molto importanti dato che possono contribuire a mantenere vivo l’interesse per le radici tra i nostri discendenti”.
Martha Lasaponara oggi guarda solo al futuro e cerca di evitare di parlare del passato: “Quella di Sportello Basilicata è stata un’esperienza che mi ha lasciato qualcosa di significativo anche se ho sofferto molto per come è stata boicottata da qualcuno. Adesso voglio solo guardare avanti con un attitudine positiva pensando solo a cosa fare per poter diffondere la cultura lucana. Uno deve essere molto chiaro con quello che vuole fare, ci sono già diverse proposte che stiamo studiando ma non voglio anticipare ancora niente. Il primo passo sarà quello di rafforzarci come gruppo, poi penseremo a preparare le attività”.
L’Associazione della cultura lucana in Uruguay potrà contare su “un gruppo di persone molto preparate accuratamente selezionate e con un’attenzione speciale verso i giovani”. “I soci” -assicura la presidente- “non verranno trattati come numeri a cui chiedere solo la quota mensile. Verranno coinvolti attivamente a partecipare e a collaborare con questo progetto. Sappiamo che possiamo contare solo sulle nostre forze, il periodo che sta vivendo la Regione è molto complicato, quindi non ci aspettiamo alcun aiuto”. Anche le collaborazioni saranno uno dei punti del programma di questa nuova realtà che sta nascendo: “Faremo accordi di collaborazione con le altre associazioni lucane nel mondo. Per quanto riguarda le associazioni italiane presenti in Uruguay la cooperazione può essere senz’altro positiva ma prima bisogna vedere bene con chi e a quali condizioni. A me piace parlare chiaro e non voglio promettere cose irrealizzabili”.