Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un atteggiamento sprezzante, secondo il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che ha parlato ai giornalisti subito dopo il voto di fiducia al Senato, mentre il M5s non ha chiesto nulla per sé. "Siamo diventati il bersaglio di un attacco politico, siamo stai messi alla porta, non c'erano le condizioni perché potessimo continuare con leale collaborazione". "Non abbiamo potuto capire quale può essere la soluzione per il superbonus, non abbiamo compreso se questo salario minimo legale si ha intenzione o meno di farlo, non abbiamo ricevuto indicazioni sugli aiuti straordinari che abbiamo chiesto per famiglie e imprese, sul taglio del cuneo fiscale e tutte le altre misure per cui ci siamo battuti. Avevamo detto che non è questione di ultimatum ma di priorità su cui bisognava definire un'agenda di governo, non è stato possibile. Il documento che abbiamo presentato al premier Draghi nelle settimane scorsi esprimeva il forte disagio del Movimento 5 stelle, e oggi tutti i cittadini hanno capito il perché e le origini di questo disagio", ha concluso Conte.