ROMA – Sarebbero 9.281, al 19 luglio, i casi di vaiolo delle scimmie rilevati in 31 Paesi e aree della regione europea secondo le rilevazioni effettuate dal Sistema di sorveglianza europeo, comunicati all'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità, e dall'Ecdc. Di questi, 9.276 sono stati confermati da analisi di laboratorio.
SOLO 150 CASI DEL CEPPO DELL'AFRICA OCCIDENTALE
È stato anche effettuato un sequenziamento da cui è emerso che 150 di quei casi provengono dal ceppo dell'Africa occidentale. La maggior parte dei pazienti è di genere maschile (99,5%), ha un'età compresa tra i 31 e i 40 anni.
I SINTOMI PIÙ COMUNI DEL VAIOLO DELLE SCIMMIE
I sintomi più comuni osservati sono eruzione cutanea (94,5%) e di tipo sistemico: febbre, nausea, affaticamento, diarrea, dolori muscolari, raffreddore e infiammazione della gola. 256 casi hanno richiesto il ricovero ordinario, uno in terapia intensiva. Non sono stati riportati decessi.
31 positivi sono lavoratori del settore sanitario, ma non hanno riportato alcuna esposizione al virus per ragioni professionali. Dopo la prima riunione dello scorso giugno, oggi si riunirà nuovamente il Comitato di emergenza del regolamento sanitario internazionale dell'Oms sull'epidemia internazionale di vaiolo delle scimmie.