di Matteo Forciniti
È stata una fuga di gas a provocare venerdì mattina l'esplosione all'interno un palazzo a Montevideo che ha lasciato tanta paura e diversi feriti in una strage evitata davvero di un soffio. Al momento restano quattro le persone ricoverate in ospedale di cui due casi gravi, una coppia di anziani con pesanti ustioni che si trovava proprio al terzo piano dell'edificio dove il tutto ha avuto origine. Tutti gli altri feriti -una decina- sono stati già dimessi mentre proseguono i lavori di mantenimento e di pulizia: un'invasione di vetri e di macerie ha circondato improvvisamente la zona del parco Villa Biarritz a Punta Carretas provocando il terrore tra i residenti.
"È stato un disastro, siamo rimasti tutti impressionati dalla potenza dell'esplosione ma per fortuna non ci sono stati morti" ha commentato il ministro dell'Interno Luis Alberto Heber accorso subito sul posto insieme ai soccorritori coordinati dal Comité de Emergencia Departamental.
Seppur la causa della fuga del gas appaia già certa, i Vigili del Fuoco e la Polizia hanno assicurato che continueranno a indagare su quanto accaduto per stabilire bene la dinamica dei fatti. L'esplosione è partita dal terzo dei dieci piani dell'edificio che ha subito ingenti danni all'interno ma è rimasto in piedi e non corre pericolo di crollo.
Secondo le prime stime, i danni causati dall'esplosione nel palazzo oscillerebbero tra i 2 e i 3 milioni di dollari e l'arco temporale necessario per i lavori potrebbe essere tra i sei e gli otto mesi anche se fare delle previsioni è al momento molto difficile come ha affermato alla stampa Pablo Benítez, portavoce dei Vigili del Fuoco: "I tempi necessari per i lavori sono impossibili da stimare perché dipendono da molti fattori. Uno di questi è la struttura dell'edificio che consente agli esperti di entrare in sicurezza. A ciò si aggiungono anche altri elementi che potrebbero sorgere durante l'indagine e che andranno analizzati".