ROMA – E' boom economico per gli analytics nel mondo dello sport. Grazie alle nuove tecnologie l'analisi dei dati è sempre più utilizzata in tutte le discipline: dall'NFL all'NBA, passando per la Formula 1 e il calcio. Soprattutto quest'ultimo sta vivendo una rivoluzione: non sono più solo le dirigenze ad utilizzare i dati per scovare nuovi talenti, ma a partire da quest'anno sempre più staff tecnici adottano nuovi metodi di allenamento e integrano al loro interno figure provenienti da ambiti scientifici. È il caso del Manchester City, che ha assunto quattro astrofisici, o del Liverpool che si avvale di neuroscienziati per studiare le performance dei calciatori. Mentre ai Mondiali in Qatar verrà testato per la prima volta il fuorigioco semi-automatico.
Come emerso dal report di Research and Markets nel 2022 il giro d'affari di questo mercato passerà dai 3 miliardi di quest'anno a 8 miliardi nel 2026, per una crescita del 166% in 5 anni, spiega Francesco Borraccino, Customer Success Manager di Primeur Group, azienda multinazionale italiana leader nei servizi di data integration presente in 28 Paesi nel mondo. "Più giro d'affari significa più dati generati, diffusi ed elaborati su differenti piattaforme. Questa enorme mole di numeri e statistiche ha bisogno di un sistema centralizzato di gestione: per questo motivo la Data Integration rappresenta il futuro per chi vorrà sfruttare al meglio questo tesoro di informazioni".
L'applicazione delle tecnologie che forniscono dati ha raggiunto livelli di dettaglio impressionanti, continua Borracino, e gli esempi sono diversi e trasversali: tutte le franchigie NBA hanno installato 6 telecamere nelle passerelle delle arene per tracciare i movimenti di ogni singolo giocatore e della palla ad una velocità di 25 volte al secondo. In Formula 1 ogni vettura contiene 300 sensori che spostano 1,1 milioni di dati telemetrici al secondo trasmessi dalle vetture ai box. Durante ogni weekend di gara 160 terabyte di dati vengono inviati tra il circuito remoto e il centro multimediale e tecnologico della F1. Per questo le squadre sportive che necessitano di un accesso continuo ai propri dati stanno iniziando a cercare soluzioni cloud flessibili e sostenibili per migliorare le proprie capacità di archiviazione dei dati.
"Adottare una metodologia di pura data integration è estremamente vantaggioso anche nel caso del settore sportivo- prosegue Borraccino- Per evitare silos aziendali, in cui i dati risiedono isolati dal mondo circostante, giocano un ruolo strategico le piattaforme di data integration, come quella con cui Primeur fa viaggiare i dati in modo sicuro, affidabile e disaccoppiando chi produce i dati rispetto a chi li consuma. La metodologia di pura data integration ci consente di suddividere il flusso business in tre fasi: raccolta dati provenienti da sensori o da applicazioni, aggregazione dati o elaborazione con algoritmi di intelligenza artificiale ed infine consegna dei dati derivati ad altre applicazioni, ove gli esperti di dominio (ingegneri meccanici, ingegneri elettronici, matematici ecc.) potranno ulteriormente analizzarli per fornire indicazioni, ad esempio ai piloti, per una strategia vincente".