Il Fondo monetario internazionale è stato fin troppo chiaro: il mondo è a un passo dalla recessione. “L'economia globale si deve ancora riprendere dalla pandemia e dall'invasione russa dell'Ucraina - dice Pierre Olivier Gourinchas, capo economista Fmi -. Ci troviamo di fronte a prospettive cupe e incerte. La crescita della produzione globale è stata rivista al ribasso al 3,2% quest'anno e al 2,9% l'anno prossimo, mentre l'inflazione è stata rivista al rialzo al 6,6% nelle economie avanzate e al 9,5% nelle economie emergenti. Le tre maggiori economie del mondo, Stati Uniti, Cina ed Europa, sono in fase di stallo" avverte l'economista del Fondo.
Per il Fmi il Pil dell’Italia quest'anno dovrebbe salire del 3% contro l'1,2% della Germania, toccata dalla crisi del gas e il 2,6% della Francia. Rispetto alle stime di aprile scorso, il Fondo rialza di 0,7 punti la crescita italiana nel 2022, ma la taglia di un punto per il prossimo anno. L'accelerazione italiana nel 2022 è legata al miglioramento del turismo e dell'attività industriale. L'Italia è l'unico Paese del G7 per il quale vengono riviste al rialzo le stime 2022, anno in cui è attesa crescere più di Germania e Francia. Un quadro nazionale incoraggiante, quindi, a dispetto della frenata attesa nel prossimo anno, che però non induce all’ottimismo.